Introduzione
Buddhismo non si occupa esclusivamente del sentiero verso la liberazione dell’individuo. Molti riti buddhisti forniscono risposte ai bisogni religiosi più diffusi nella società, come i funerali e le feste. Ciononostante, tutte queste pratiche sono coerenti con la dottrina fondamentale del Buddhismo.

Riti principali: funerali
In quasi tutte le tradizioni buddhiste, i riti funebri sono molto importanti perché rappresentano l’ultima possibilità di aiutare il defunto a ottenere una rinascita migliore in termini di illuminazione. I Buddhisti credono che il distacco dell’anima dal corpo sia un processo graduale e che i vivi possono ancora influire sul karman dell’anima del defunto. Infatti è consuetudine recitare sutra e predicare insegnamenti religiosi in presenza del defunto. Questa usanza ha vari significanti e serve a vari scopi: leggere i sutra produce un karman positivo che potrà giovare al defunto, mentre gli insegnamenti buddhisti sull’impermanenza di ogni cosa aiuteranno non solo il defunto ad accettare il suo destino ma anche i suoi parenti ad accettare la dipartita del loro caro.  Le cerimonie variano da paese a paese, ma la pratica più diffusa resta la cremazione. Vedi Fonte n° 1.

 

Riti principali: pratiche legate agli spiriti
Coloro che pensano al Buddhismo esclusivamente nei termini delle sue tradizioni intellettuali e mistiche spesso ignorano il fatto che demoni, fantasmi e gli spiriti degli antenati abbiano un ruolo importante nella sua storia, persino in tempi più recenti. Durante la sua diffusione attraverso l’Asia, il Buddhismo assorbì nella sua visione globale (vedi pag. 3 e Mezzi Abili a pag. 6) i culti e le pratiche pre-esistenti sia in India che nell’Asia, lasciando che fiorissero a fianco alla tradizione buddhista. Tutte le classi di esseri, incluso gli esseri dei regni inferiori come demoni, animali e fantasmi possono migliorare il loro status spirituale attraverso la rinascita nei regni umani o divini. Questo significa che i demoni non sono condannati a restare demoni per sempre. Gli esorcismi servono a tranquillizzare i demoni o i fantasmi attraverso le offerte e la recitazione di insegnamenti buddhisti. Questa pratica li trasforma in esseri benevoli, o nel caso dei fantasmi di esseri umani, accelera la loro prossima rinascita. Un’altra pratica importante riguarda il culto degli antenati ai quali viene offerto del cibo e dedicati dei sutra. Vedi Fonte n° 2.

 

Riti principali: feste buddhiste
La comunità buddhista festeggia molti giorni sacri durante l’arco dell’anno. Alcune festività vengono solo celebrate all’interno di alcune tradizioni buddhiste o da determinati gruppi etnici. Un esempio è la festa buddhista del Capodanno che varia molto seconda del paese d’origine e del gruppo etnico dei praticanti. Dimostrano la capacità del Buddhismo di cooptare le tradizioni locali esistenti. In alcuni paesi, il Capodanno viene festeggiato portando immagini del Buddha in processione per le strade. I devoti visitano i santuari buddhisti e partecipano alla circumambulazione di uno stupa (vedi pag. 9) o di un’immagine sacra, e vengono portati cibo o altri doni ai monaci. Di solito, la mattina del giorno di festa i praticanti laici si recano al tempio o al monastero locale per donare cibo ai monaci, prendere rifugio nei Cinque Precetti (vedi p.8) e ascoltare gli insegnamenti buddhisti. Nel pomeriggio danno cibo ai poveri per creare un karman positivo. La festa più importante festeggiato da quasi tutti i buddhisti è la festa del Vesak (vedi sotto).

 

Analisi delle fonti e commenti
Fonte 3
Festa del Vesak
I tre più importanti avvenimenti della vita del Buddha — la sua nascita, l’illuminazione, e il Parnirvana  — vengono commemorati in tutti i paesi buddhisti, ma non necessariamente nello stesso giorno. Nei paesi del Theravada i tre avvenimenti vengono commemorati insieme nel giorno del Vesak, il giorno di luna piena del sesto mese lunare che di solito cade a maggio. Mentre in Giappone e negli altri paesi del Mahayana i tre anniversari del Buddha vengono commemorati in giorni separati.
Il giorno del Vesak, i Buddhisti devoti si riuniscono nei loro templi prima dell’alba per il cerimoniale e per il canto di inni in lode dei Tre Gioielli: il Buddha, il Dharma e il Sangha (vedi sez. 9).  I devoti possono portare semplici offerte in forma di fiori, candele e bastoncini d’incenso. Queste offerte simboliche sono per ricordare ai seguaci che proprio come i fiori appassiscono dopo un breve periodo e le candele e bastoncini di incenso si consumano presto, così anche la vita è soggetta a degrado e decadenza. I devoti sono incoraggiati a fare uno sforzo particolare di astenersi dall'uccidere ogni tipo essere vivente. Essi sono incoraggiati partecipare, per quel giorno, ai pasti  vegetariani.
In Indonesia, migliaia di monaci buddhisti si uniscono per intonare canti e per meditare durante la processione che si svolge nel celebre tempio di Borobodur (vedi anche il modulo Buddhismo II sez. 2) per celebrare i Tre Gioielli. I monaci celebrano questo giorno speciale portando con sé delle fiamme (che simboleggiano l’Illuminazione)  che alla fine i laici manderanno verso il cielo all’interno di lanterne volanti.

Link ad altri moduli:
Religioni e il Corpo sez. 2 e 3
Hinduismo sez. 12
Ebraismo II. Tematiche sez. 4
Buddhismo II. Diffusione nel mondo sez. 2