Nelle culture islamiche, il termine arabo 'Adja'ib si riferisce alle sconvolgenti "meraviglie" della creazione e del mondo ordinato da Dio, al di là della comprensione di ciò che è comune, offerte alla contemplazione: "Percorrete la Terra e osservate come alla creazione fu dato inizio. " (Corano 29, 19). A differenza dei miti degli antichi, dove le forze divine o i poteri naturali devono affrontare un disturbo primordiale o un fronte di confusione e caos, la creazione del mondo dal nulla nel Corano è un atto effettuato in sei giorni da un maestro onnisciente. Un Dio infinitamente generoso ha dato all'uomo un rifugio, la terra, sotto la copertura protettiva dei cieli.
Le storie post-coraniche sulla creazione di Adamo sono simili a quelle della tradizione ebraica (Talmud, Genesis Rabbah, Midrash, le Cronache etc.). Tutti presentano Adamo come esempio di umanità, la figura che deve dedicarsi al culto del creatore.
L'etimologia del nome di Adamo è in relazione alla terra. Secondo Mas'udi (Le praterie dorate), Adamo prende il suo nome da Adim, la superficie della terra. La terra proviene da diversi luoghi del mondo. Nella tradizione islamica, le varie origini e colori dei materiali, nero, rosso e bianco, simboleggiano i diversi colori dei popoli. Alcuni commentatori vi vedono la manifestazione dell'ideologia egualitaria dell'impero islamico che riunisce tutti i credenti. Nel giudaismo, secondo un saggio talmudista, le diverse terre erano in origine gli organi di Adamo, e le loro qualità (terreni salati o rocciosi) mirano al rafforzamento dell'uomo nelle sue difficoltà (esilio). Il corpo umano è sacro. La terra non può mai rifiutare la sepoltura con il pretesto che la polvere viene da un'altra parte. In alcune tradizioni musulmane, la testa e il cuore sono formate con le più belle terre, la terra di Israele, della Mecca o persino della Ka'ba.
Adamo e la sua prole hanno un posto speciale nella storia della creazione. Adamo viene eletto il "Vicario di Dio" sulla terra (2, 28). A partire dal rifiuto di Iblis, l'universo dei poteri immateriali si divide tra gli angeli che "si sottomisero" a Dio e che sono portatori di una scienza legittima, e i demoni ribelli. Questi esseri malefici hanno cercato di corrompere l'umanità e di deviarla dalla "retta via" (7, 15) esercitando la loro seduzione, in particolare con le sihr, le pratiche magiche deviate dalla magia buona, insegnata da Salomone. In quanto creature demoniache, hanno cercato di rubare piccole parti di "conoscenza celeste" (37, 6), ma sono state respinte da un " dardo fiammeggiante".
La storia coranica concernente la creazione dell'uomo è stata notevolmente ampliata sulla base dei commentari religiosi e delle Isra'iliyyat, le "storie" provenienti dagli ambienti ebraici, le cui fonti letterarie erano principalmente la Haggadah e il Midrash. Adamo, la prima creatura umana, il primo nella tradizione dei profeti e il padre di tutta l'umanità, nasce dalla Terra, è stato creato e modellato con l'amore e la cura di Dio. Tutte le grandi storie della creazione, sia mesopotamica che biblica, hanno in comune il materiale da cui l'uomo è stato creato: la terra, nei suoi vari aspetti, limo, polvere e fango. Adamo fu modellato come Gesù a partire dalla terra, per la maggior parte argilla: "E noi abbiamo creato l'uomo da una argilla indurita e impastata." (Corano 15, 26), o fango, nera e puzzolente "terra glutinosa", o polvere (22, 5), ma nella Sura 96, considerata la prima sura a essere rivelati alla Mecca, il termine usato è 'alaq, tradotto come "grumo di sangue".
La storia coranica unisce il primo uomo con una compagna: "Ha creato da esso [= l'uomo] la sua compagna e da loro ha tratto molti uomini e donne." (4, 1), ma il nome della prima donna non è menzionato nel Corano [lei diventerà Hawwa nella tradizione islamica]. Adamo rimane nel magnifico giardino di Jannah. Egli non soffre la sete, né la sua nudità o la fame. La coppia poteva mangiare frutta (2, 33 e 7, 18), con l'eccezione di un albero (19- 24), ma è stata tentata dal diavolo (2, 30-37, 19-21). Un sussurro satanico fatto loro sperare di possedere l'eternità, il potere e la natura angelica. Il diavolo ha mostrato loro "l'albero di immortalità e di un regno eterno" (20, 118). Li ha sedotti (7, 21), e li "ha fatti scivolare" (2, 43). Dopo aver mangiato il frutto, hanno visto la loro nudità e hanno dovuto "cucire capi di abbigliamento con le foglie del paradiso" (20, 119). La coppia è stata ridotto "al livello più basso" e discese sulla terra (7, 23) per un certo tempo (2, 34). Dio li mandò verso il retto sentiero. Dopo la caduta, Adamo atterra in Arabia, nella valle arida e sassosa di 'Arafa. Qui è dove Eva lo trova e lo "riconosce".
I sufi hanno riflettuto sulla generosità divina che ha creato l'uomo a immagine di Dio. L'uomo è un microcosmo dell'universo. Troviamo in lui i tre regni, vegetale, animale e spirituale: l'uomo cresce come una pianta, si muove come un animale, e capisce le cose attraverso il suo cuore. Questa "corrispondenza segreta", secondo il mistico al-Ghazali, permette all'uomo di conoscere Dio, ma non deve dimenticare la sua origine umile, l'argilla, né il suo giuramento (Corano 7, 172) di testimoniare a tutto il mondo che solo Dio è il Signore e che lui è il suo servo. Questa servitù e la pratica di purificazione può portarlo alla santità. Queste sono alcune delle "meraviglie" della storia della creazione dell'uomo nelle storie islamiche.