Filosofia della religione

L'incontro tra filosofia e teologia nel medioevo europeo occidentale ha dato luogo a discussioni ancora oggi in corso. Discussioni sul rapporto tra fede e conoscenza, sul perché Dio, se onnipotente e assolutamente buono, permette il male nel mondo, e circa la possibilità del libero arbitrio se Dio predetermina tutto. Queste domande, provenienti principalmente dalle religioni monoteiste in Occidente, sono ciò che si potrebbero chiamare gli argomenti tradizionali di filosofia della religione Altri argomenti tradizionali di filosofia della religione sono i pensieri dei filosofi in merito alla religione in generale. Prominenti esempi storici sono le teorie di David Hume (1711-1767) sull'origine e lo scopo della religione; gli argomenti di Immanuel Kant (1711-1767) secondo cui le proposizioni religiose sono al di là di qualsiasi prova; e Friedrich Nietzsche (1844-1900) per il quale la religione è un potente strumento per i deboli e "una confortante illusione", intesa come una copertura del caos della nuda realtà. Più recenti discussioni filosofiche sulla religione sono state ispirate, ad esempio, dalle teorie linguistiche filosofiche. Mentre queste hanno portato a riflessioni sul significato e la verità in termini di linguaggio religioso, altre riflessioni all'interno della filosofia politica si sono occupate della religione nello spazio pubblico e dei diritti delle minoranze. Inoltre, la filosofia della scienza ha sollevato domande circa il rapporto tra religione e scienza, mentre le discussioni centrali di teoria e metodo nello studio delle religioni possono a loro volta essere illuminate da considerazioni filosofiche. Come dimostrano gli esempi citati, la filosofia moderna della religione è diventata un vasto campo di studio con molti e diversi argomenti e teorie, e con una rilevanza che va al di là delle religioni occidentali monoteistiche e dei loro interessi filosofici e teologici.
A differenza dello studio empirico delle religioni, la filosofia della religione lavora anche sulle cosiddette questioni normative circa la possibilità di verità e il valore delle varie religioni. Si potrebbe quindi discutere se la macellazione rituale degli animali sia moralmente accettabile, o se la legge del karma possa essere vera nel momento in cui dice che le azioni individuali determinano cosa accadrà a quell'individuo più tardi nella vita.

Filosofia e Filosofia della religione

La filosofia è un termine generico per una serie di discipline, tra cui la metafisica: Di cosa consiste la realtà oltre l'apparente? Esiste il libero arbitrio? Che cos'è il tempo? Etica: cos'è moralmente giusto? Come dovremmo vivere le nostre vite? Filosofia politica: Che cosa è una società giusta? La democrazia è la forma migliore? Epistemologia: Che cosa siamo in grado di conoscere del mondo? in quale modo riusciamo a conoscere qualcosa? Teoria della scienza: Qual è il rapporto tra la teoria e la realtà? Quando siamo di fronte a una teoria scientifica? Comune a queste discipline è che, se anche esse possono portare a risultati empirici, principalmente esse esercitano analisi e valutazione di concetti, argomenti e teorie.

La Filosofia della religione è una disciplina filosofica che attraversa le altre discipline filosofiche. Può sollevare sia questioni metafisiche ( esempio: può la Legge del Karma controllare l'universo?), sia questioni epistemologiche e etiche (è possibile essere una brava persona, senza essere religiosi?)

I metodi e gli obiettivi della filosofia della religione

La Filosofia della religione si distingue da altri approcci alla religione, come la sociologia o la storia delle religioni, perché i suoi metodi non sono principalmente empirici. Essa, invece, si compone di chiarimenti filosofici di concetti; di analisi e valutazioni degli argomenti e delle ipotesi; di teorie sul rapporto tra religione e la morale, o di ciò che definisce la religione. Vale la pena notare, tuttavia, che molte teorie relative allo studio delle religioni contengono elementi e argomenti filosofici - e infatti, alcuni aspetti della ricerca nella teoria e nei metodi dello studio delle religioni, sono a confine tra lo studio della religione e la filosofia della scienza. Come è il caso con altri approcci di studio delle religioni, la linea di demarcazione tra la filosofia della religione e lo studio empirico delle religioni può essere sfumata.
Ci sono molti esempi di teorie sulla religione con argomenti filosofici. Quando il filosofo tedesco Karl Marx (818-1883) dice che "la religione è l'oppio dei popoli", non è il risultato di un sondaggio o di uno studio sociologico, ma piuttosto qualcosa che deduce dalla sua filosofia generale sul rapporto tra religione, l'autorità e la società. E quando il filosofo scozzese David Hume (1711-1776) sostiene che la religione è causata dall'ignoranza umana e dalla paura delle forze della natura, anche la sua posizione è il risultato di riflessioni filosofiche.

Caratteristico della filosofia della religione è il suo interesse per le verità affermate dalle teorie e dai postulati religiosi, e la discussione del valore morale delle pratiche religiose. Mentre altre discipline di studio delle religioni in genere, spesso a partire da un agnosticismo metodologico, cercano di evitare di essere normative o prescrittive e non si interrogano, ad esempio, sull'esistenza o meno delle divinità hinu, o se la poligamia sia moralmente giusta, la filosofia della religione porta invece tali temi in discussione. Mentre, per esempio, un sociologo della religione potrebbe studiare il ruolo della religione nello spazio pubblico, un filosofo della religione è più probabile che tratti la questione di come dovrebbe essere, in termini assoluti, la religione nello spazio pubblico.
La teologia è interessata alla verità e ai valori; per questo alcune persone trovano difficile distinguere tra la teologia e la filosofia della religione. Tuttavia, nel caso, ad esempio, di domande di questo tipo: "E 'possibile dimostrare l'esistenza di Dio?», mentre la teologia di solito risponde presupponendo la verità e il valore di una particolare tradizione religiosa (generalmente quella cristiana), un approccio filosofico può essere più radicalmente critico, e studiare diverse tradizioni religiose. Così, se un teologo potrebbe chiedersi che cosa pensa il cristianesimo luterano dell'omosessualità, il filosofo della religione potrebbe discutere se le diverse versioni del cristianesimo e i punti di vista di altre religioni sull'omosessualità sono o meno accettabili.

La Filosofia della religione può essere normativa

Ciò significa che non solo intende descrivere un oggetto nella sua realtà, ma anche valutare la sua verità e il suo valore. Può la legge del karma essere vera? La macellazione rituale è moralmente accettabile? E 'possibile vivere una vita piena di significato in quanto membro della Chiesa Cattolica, o Scientology? Anche gli argomenti che in filosofia delle religione appaiono molto descrittivi possono in realtà essere visti come normativi: se, per esempio, si raggiunge una definizione descrittiva di ciò che significa essere religioso, ciò diventa una norma per distinguere chi è veramente religioso e chi non lo è. Questa può essere vista come una valutazione normativa.

È possibile un sapere religioso?

Un tema comune nella filosofia classica della religione ruota attorno al rapporto tra fede e conoscenza. Il filosofo danese Soren Kierkegaard (1813-1855) appartiene a una tradizione filosofica che rifiuta l'idea che si possa ottenere la conoscenza delle verità religiose allo stesso modo di come si acquisisce la conoscenza dei fatti storici. Al contrario, egli sentiva che più certa e obiettiva diviene la conoscenza dei temi religiosi, altrettanto questa conoscenza passa per il problema principale, quello della fede. Egli vede la fede come un approccio soggettivo, un modo di esistere. Se uno ha ricevuto una prova tangibile dell'esistenza di Dio, ciò minerebbe la sua fede. Kierkegaard è quindi contrario ai tentativi teologici tradizionali di dimostrare l'esistenza di Dio in diversi modi.

Tuttavia, non tutti condividono questo punto di vista, e altri sistemi di pensiero religioso-filosofico del pensiero fanno riferimento a fonti che si ritiene possano giustificarli Quando la scienza naturale teorizza l'involuzione e la fine dell'universo, si limita a osservazioni e a esperimenti empirici (e alle costruzioni teoriche che li possono legare insieme). Ma come può il pensiero religioso giustificare l'aspettativa che il mondo finirà? Qui sembra che ulteriori fonti debbano essere prese in considerazioni e utilizzate per rendere tale idea plausibile:

• Tradizioni che affermano di essere di origine divina: si può sostenere che l'attesa della fine dell'universo è stata tramandata per tradizione (da miti o testi sacri) e non acquisita dal pensiero umano.
• Racconti di rivelazioni o visioni: si può sostenere che qualcuno ha ottenuto la conoscenza della fine dell'universo attraverso canali soprannaturali (per esempio una rivelazione o una visione).

Normalmente, però, nessuna di queste fonti di cognizione e di conoscenza è considerata affidabile. Dobbiamo credere che il mondo finirà domani solo perché è asserito in un vecchio mito, o perché qualcuno dice di aver avuto una 'visione'? Se questa argomentazione fosse usata in altri contesti (ad esempio il tetto della scuola sarà abbattuto domani) si sarebbe piuttosto scettici. Inoltre, sappiamo che le diverse tradizioni hanno miti conflittuali e previsioni strane. Così, le tradizioni e le visioni non sembrano il percorso più affidabile per la conoscenza.
Tuttavia, filosofi come William James (1842-1910) e William Alston (1921-2009) hanno cercato di sostenere che in linea di principio nulla può dimostrarsi contro queste strade alla conoscenza. Può essere accostato alla possibilità di essere chiaroveggente. Potrebbe sembrare poco convincente sostenere che una vecchia donna sia in grado di prevedere il risultato della prossima partita di calcio locale scrutando nella sua sfera di cristallo. Ma cosa succede se si scopre che la donna 'predice' correttamente 30 volte di fila, non si dovrà accettare che lei in realtà giunge a una forma di conoscenza in questo modo, cioè attraverso la sua sfera di cristallo?  In linea di principio, sembra possibile.

Commenti didattici

Attività 1 - Risposte

Domanda	Categoria
Quante persone gay in Germania si considerano cristiani?	A
Quali visioni filosofiche e religiose sulla natura dell'uomo stanno dietro il moderno dibattito americano sui diritti dei gay?	B
Sono accettabili le visioni sull'omosessualità proposte dalle diverse confessioni cristiane o da altre visioni del mondo ?	C
Quali ragioni possono addursi per concordare con la moderna Chiesa cattolica circa il suo parere sull'omosessualità?	D
L'omosessualità è compatibile con gli insegnamenti della moderna Chiesa cattolica?	E

Attività 2:
Nella discussione sulla questione normativa selezionata, la classe potrebbe essere divisa in due, una parte a favore e una contro l'affermazione della Chiesa Cattolica che la classe dovrebbe in questo modo discutere.