L'ebraismo nel Medioevo e in età moderna

Introduzione

Quando ebbero luogo le conversioni al cristianesimo sotto il regno dell'imperatore Costantino, le comunità ebraiche furono disperse in tutto il bacino del Mediterraneo e in altri luoghi, ad esempio, nelle terre che alcuni secoli più tardi divennero l'Impero carolingio. Nel Medioevo, gli Ebrei erano presenti nelle due grandi sfere religiose e culturali del cristianesimo e dell'Islam. Questa presenza estesa portò alla nascita di molteplici centri di civiltà ebraica, tra cui quello orientale, quello sefardita e l'ashkenazita, e di più piccole comunità con particolari pratiche religiose che sono ancora esistenti al giono d'oggi.

Fonte 1a

Maimonide, La guida dei perplessi

L'intenzione di tutta la Legge consta di due cose: il benessere dell'anima e il benessere del corpo. Il benessere dell'anima consta del fatto che il volgo acquisisca opinioni corrette a seconda delle sue possibilità- alcune di queste opinioni sono espresse in forma esplicita e altre sono espresse in forma metaforica, perché non è nella natura del volgo in generale di avere la capacità di percepire queste cose come esse sono. Il benessere del corpo consta della correzione delle condizioni in cui gli uomini vivono gli uni con gli altri, e questo scopo viene raggiunto in due modi: 1. con l'eliminazione dei torti reciproci, ossia il fatto che ad ogni individuo umano non sia permesso compiere la propria volontà e ciò cui arriva la sua capacità, ma egli sia costretto a fare ciò che è utile alla collettività, 2. con l'acquisizione da parte di ogni individuo umano di costumi utili alla comunità, così che la città sia ordinata. Ora, sappi che di questi due intendimenti uno è indubbiamente maggiore per nobiltà: è il benessere dell'anima, ossia il fatto di dare opinioni corrette; l'altro è invece precedente per natura e nel tempo: è il benessere del corpo, ossia il governo della città e il benessere delle condizioni di tutti i suoi abitanti per quanto si può. Questo secondo intendimento è il più sicuro, ed è quello che ci si è dilungati a formulare esattamente, in tutti i suoi particolari, perché il primo intendimento non può essere raggiunto se non dopo aver raggiunto il secondo. Infatti, si è già dimostrato che l'uomo ha due perfezioni: 1. la perfezione del corpo: 2. la perfezione ultima, che è la perfezione dell'anima. La prima perfezione consiste nella salute secondo la migliore condizione fisica, e non si raggiunge se il corpo non trova le cose ad esso necessarie dovunque le cerchi- ossia, il suo nutrimento e le altre cose utili al trattamento del corpo: la dimora, il bagno, eccetera. Ma questo non può essere compiuto da un solo individuo isolato: il raggiungimento di tutto questo è possibile ad ogni individuo solo grazie alla comunità politica, perché, come si sa, l'uomo è per natura politico.
Invece, la perfezione ultima dell'uomo è quella di diventare razionale in atto, ossia di avere un intelletto in atto: il che consiste nel conoscere tutto ciò che è possibile all'uomo conoscere di tutti gli enti in ragione della sua perfezione ultima. Ora, è evidente che questa perfezione ultima non consta ne di azioni ne di costumi, ma solo di opinioni alle quali ha portato la speculazione, e che lo studio ha confermato.
È anche evidente che questa perfezione ultima e nobile non può essere raggiunta se non dopo il raggiungimento della prima, perché l'uomo non può concepire un intelligibile, anche se gli viene fatto capire com'è, e tanto meno può rendersene conto da sé, quando ha un dolore, o è molto affamato, o assetato, o accaldato, o ha molto freddo; però, dopo aver raggiunto la prima perfezione si puo' raggiungere la perfezione ultima che è indubbiamente più nobile ed è essa sola causa della sopravvivenza eterna. La vera Legge, che, come abbiamo già spiegato, è una sola, la Legge di 'Mosé nostro maestro', ci dà il vantaggio di entrambe le perfezioni insieme (...)

Mosheh Ben Maimon (Maimonide), La Guida dei perplessi; III, 27. Mose' Maimonide, La guida dei perplessi, a cura di Mauro Zonta, Torino, UTET, 2003

Questo testo è un estratto da La Guida dei perplessi (Moreh Nevuchim), l'opera più importante di Mosè Maimonide (1135-1204). Egli fu un medico, filosofo e giurista andaluso molto influente al suo tempo, ma anche per molti secoli in seguito, nel mondo ebraico e non. La sua opera più importante, scritta in arabo, ha unito i valori, gli insegnamenti e i commenti della legge ebraica alla filosofia aristotelica, e ha aggiunto una prospettiva filosofica e razionale sugli scritti sacri. Basandosi sulla logica aristotelica e sullle sue opinioni, secondo le quali la rivelazione divina è rimasta la più alta forma di verità, Maimonide ha tentato di far luce su quest'ultima attraverso le interpretazioni allegoriche. Secondo Maimonide, Dio può essere percepito solo attraverso le sue realizzazioni. Il brano qui incluso è tratto dal terzo e ultimo volume della Guida dei perplessi e esalta la legge ebraica, la Legge di Mosè, che dà agli uomini l'opportunità di conquistare un'anima e un corpo perfetti. Questo testo è un ottimo esempio del metodo di Maimonide e del suo intento di far luce sui testi biblici attraverso la filosofia.

Fonte 1b

Manoscritto da La Guida dei perplessi

Questa immagine è tratta dal manoscritto de La Guida dei perplessi, la più importante opera di Maimonide pubblicata per la prima volta nel 1190. Il testo qui presentato è stato pubblicato tra il 1200 e il 1400 e scritto in ebraico. Proviene dalla collezione della Biblioteca Nazionale di Israele.

Manuscript from The Guide for the Perplexed by Maimonides, dating between 1200Manoscritto da La Guida dei perplessi di Maimonide, databile tra il 1200 e il 1400, Biblioteca Nazionale di Israele Wikimedia Commons. Utilizzabile nelle condizioni del Wikimedia Commons. Utilizzabile nelle condizioni del
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Fonte 2a

Francobollo francese su cui compare la figura di Rachi di Troyes

Si tratta di un francobollo francese degli anni 2000 su cui compare Rachi di Troyes, una figura esemplare nel mondo ebraico e non solo, del periodo medievale francese. Rachi (1040-1105) fu un rabbino, un esegeta, un giurista, ma anche un poeta e un viticoltore che visse a Troyes; scrisse anche un gran numero di commentari biblici e talmudici. Oltre che una grande personalità ebraica, egli fu anche un rilevante intermediario poiché la sua opera e il suo pensiero, alla fine del Medioevo, hanno avuto una notevole influenza sull'esegesi cristiana. La sua influenza sul pensiero ebraico e occidentale fu tale da sollevare per il suo lavoro un grande interesse, ininterrotto nel corso dei secoli, come è dimostrato da questo francobollo, che sottolinea la sua importanza e il suo contributo alla città di Troyes e alla cultura francese ed europea.

Fonte 2b

Veduta esterna della Sinagoga Vecchia-Nuova di Praga

Si tratta di una fotografia che mostra la facciata della sinagoga Vecchia-Nuova di Praga. Situata nel vecchio quartiere ebraico, essa è la più antica sinagoga attiva in Europa. Costruita nel XIII secolo, offre uno dei più importanti esempi di architettura gotica nella capitale ceca. Durante la sua costruzione, gli architetti, a causa delle leggi dell'epoca, assicurarono che l'altezza della sinagoga non sarebbe stata superiore all'altezza delle chiese della città. Essa fu prima chiamata Nuova e poi a partire dal XVI secolo, quando furono costruite altre sinagoghe, venne chiamata Sinagoga Vecchia-Nuova. L'esterno della sinagoga è molto sobrio. L'interno comprende una grande sala per il culto, divisa in due navate, separate da colonne e vicino alle quali c'è l'area femminile. La decorazione all'interno è molto ornata. Si tratta del principale luogo di culto della comunità ebraica di Praga.

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(09/02/2015)

Fonte 3a

Sinagoga Santa Maria la Bianca, Toledo, targa commemorativa

Questa è una targa commemorativa che si trova sull'edificio. L'iscrizione sulla targa dice che l'edificio era in origine una sinagoga, costruita nel XII secolo, prima che fosse convertita in chiesa, dopo i pogrom che ci furono in Spagna nel XIV secolo. L'edificio è oggi un museo e una proprietà della Chiesa cattolica.

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(09/02/2015)

Fonte 3b

Sinagoga Santa Maria la Bianca, Toledo, vista degli interni

Si tratta di una fotografia che mostra l'interno della sinagoga di Santa Maria la Bianca di Toledo. Eretto nel 1180, quando la città era sotto il dominio cristiano, l'edificio era originariamente una sinagoga in stile mudejar. Questo è stato il principale luogo di culto per gli Ebrei di Toledo fino alla metà del XIV secolo, e venne convertito in chiesa nel 1405, dopo i pogrom, che ebbero un enorme impatto sulla comunità della città. Esso divenne la Chiesa di Santa Maria la Bianca e oggi è un museo. L'interno del palazzo è costituito da pareti bianche con motivi geometrici decorativi sui fregi e motivi vegetali sui capitelli.

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(09/02/2015)