Secondo la Bibbia, quando Abramo arrivò alla terra che Dio gli aveva donato, egli costruì un altare in Elon More e un altro altare in Beth-El (Genesi 12: 7-8), ma il testo biblico non menziona un culto specifico.

Il tabernacolo, un santuario mobile
Solo dopo l'Esodo, quando Mosè fu di fronte a Dio sul monte Sinai, furono date istruzioni per costruire un santuario mobile, il Mishkan (casa): "Essi mi faranno un santuario, e io abiterò in mezzo a loro" (Esodo 25: 8). Le istruzioni per costruirlo vengono date in dettaglio nei capitoli 25 e 26 del libro dell'Esodo. Vi si trovano alcuni elementi che si ritroveranno anche nel Tempio di Gerusalemme:

• Il Sancta sanctorum, contenente l'Arca dell'Alleanza sormontata dai due cherubini (kerouvim);
• Di fronte al Sancta sanctorum, separato da una tenda, si trovano la tavola dei pani dell'offerta, l'altare per l'incenso e il candelabro a sette bracci (menorah);
• Nel cortile esterno si trovano un altare per i sacrifici di animali e un lavatoio in ottone per le abluzioni rituali delle mani e dei piedi dei sacerdoti.

L'Arca dell'Alleanza è una cassa in legno di acacia rivestita d'oro che contiene le tavole dell'Alleanza (mal tradotte in "tavole della legge") ricevute da Mosè sul monte Sinai. Questa cassa ha degli anelli d'oro in cui infilare delle stanghe per trasportarla.
La menorah è il più antico simbolo dell'ebraismo. Il candeliere del Secondo Tempio è stato portato a Roma come un trofeo dopo che il Tempio fu distrutto da Tito nel 70 d.C, ed è visibile sull'Arco di Tito a Roma. Molte leggende e speculazioni sono nate in merito alla sua attuale collocazione.

Una tribù al servizio del Tempio
Levi era uno dei figli del patriarca Giacobbe. I suoi discendenti, i Leviti, non ereditarono un territorio durante la conquista della Terra Promessa. Erano una casta sacerdotale al servizio del culto divino. Mosè e suo fratello Aronne facevano parte della tribù di Levi. Discendenti di Aaron, un ramo della tribù Levita, erano sacerdoti (Cohen, plurale Cohanim).
I cognomi Levi (o Levy) e Cohen (o Cahen, Kohn, Kahn, Kagan) indicano l'ascendenza della famiglia. I membri delle famiglie Cohen non sono più sacerdoti dopo la distruzione del Secondo Tempio nel 70 dC, ma mantengono ancora alcuni obblighi religiosi e divieti.

Come nominare Dio?
Sin dal primo capitolo della Genesi, Dio viene chiamato Elohim (plurale di Eloah). La radice semitica "El" è presente anche in altri nomi, a esempio Daniele, Michele, Gabriele, Ismaele e Israele, così come nella parola araba Allah.
Durante l'episodio del roveto ardente, Dio disse le seguenti parole a Mosè: "Io sarò chi sarò" (Esodo 3:14) per definire se stesso. Il tetragramma YHWHattesta l'atemporalità di Dio, con la radice ebraica per il verbo "essere", un prefisso del futuro (Y) e un suffisso del passato (H).
Il nome di Dio poteva essere pronunciata solo dal sommo sacerdote, che lo diceva solo una volta all'anno, durante lo Yom Kippur, quando entrava nel Sacta sanctorum. Nella liturgia e nella Torah, YHWH viene pronunciato Adonai (Mio signore) o HaShem (il Nome). Vocalizzato come YeHoWaH, questo nome divenne Geova - che non corrisponde ad alcuna pronuncia ebraica - ed è probabilmente l'origine dell'appellativo dell'Eterno. Il tetragramma YHWH è a volte presente nell'iconografia cristiana. Una forma abbreviata di YHWH è YaH, che si trova per esempio nella frase Hallelou-YaH (Lode a Dio) o nei nomi YirmeYah (Geremia) o MatitYaH (Matteo).

Dal Tabernacolo al Tempio
Dopo la conquista della Terra Promessa, l'Arca dell'Alleanza è rimasto a Shiloh, Samaria, durante il Tempo dei Giudici, prima di essere catturato dai Filistei. Davide la riportò a Gerusalemme dopo aver conquistato la città santa. Suo figlio Salomone costruì il Tempio dal 964 al 957 a.C, con l'aiuto di Hiram, re di Tiro, Fenicia.
Secondo la tradizione ebraica, il tempio è stato costruito sul Monte Moriah, il sito in cui Isacco venne legato per essere sacrificato da Abramo (Genesi 22: 1-19) e il luogo dell'episodio della scala di Giacobbe (Genesi 28: 11-19 ). Il tabernacolo fu utilizzato come modello per la costruzione del Tempio: una corte esterna (divisa tra uomini e donne), un cortile interno per i Leviti e il Sacta sanctorum, che custodisce l'Arca dell'Alleanza. Quale meta centrale per i tre pellegrinaggi annuali - Pesach / Pasqua, Shavuot / Pentecoste e Sukkot / Festa delle Capanne - il Tempio era il luogo principale per il culto ebraico e uno dei più eccezionali edifici costruiti nei tempi antichi. Fu distrutto da Nabucodonosor nel 587 aC.

Il Secondo Tempio ...
Dopo che Ciro fondò l'impero persiano, conquistò Babilonia e mandò gli ebrei di nuovo in Giudea, un secondo tempio fu costruito a Gerusalemme nel luogo del precedente, e fu consacrato nel 515 a.C. Erode il Grande programmò lavori grandiosi per la sua espansione e abbellimento dal 20 a.C al 66 d.C. Il Secondo Tempio fu terminato quattro anni prima di essere distrutto da Tito, l'imperatore romano che lottò contro la rivolta ebraica.

... E la sinagoga
L'esilio degli ebrei in Babilonia aveva dato alla luce la sinagoga. La parola greca sunagōgē (assemblea) è la traduzione della parola ebraica Beit Knesset (Casa dell'assemblea). La sinagoga era il luogo per la lettura e il commento pubblico della Torah. Il suo concetto non fu abbandonato quando gli ebrei tornarono in Giudea. Al contrario, molte sinagoghe furono costruite sia in Terra di Israele che nella diaspora. Dopo la distruzione del Secondo Tempio, i sacrifici rituali vennero sostituiti con la preghiera, lo studio e il culto familiare. La sinagoga divenne il centro della vita spirituale ebraica, assieme al focolare domestico.

Che cosa è una sinagoga?
La sinagoga adotta spesso uno stile locale ma alcune delle sue caratteristiche sono universali: una sala di preghiera con un Armadio Sacro (aron kodesh) dove conservare i rotoli della Torah e posto in direzione di Gerusalemme, una piattaforma (bimah) destinata alla lettura pubblica, e una luce perennemente accesa (ner tamid, "luce eterna") a indicare la presenza divina. Uomini e donne sono separati, tranne che nelle sinagoghe "conservatrici" e liberali.
La sinagoga è anche un luogo di vita comunitaria. La guardia (shomer) svolge un ruolo importante nell'organizzazione della vita sociale attorno ad essa; la sinagoga ospita spesso:

• Un bagno rituale (Miqve), dove gli uomini e le donne vanno, separati, più volte durante l'anno: prima di alcune feste, alla fine delle mestruazioni, prima del matrimonio, ecc .;
• Gli uffici dei rabbini e dei vari amministratori della comunità, come a esempio il presidente (nasi) e il tesoriere (gabbai).
• Sale di studio per i bambini e gli adulti della comunità.
• A volte anche un forno per il pane azzimo (matzah) mangiato a Pasqua.
• A volte a anche camere per viaggiatori e bisognosi.

Le attività religiose non sono necessariamente guidate dal rabbino. Qualsiasi adulto con la dovuta conoscenza può diventare un delegato pubblico (tsibbour chaliaẖ) e dirigere il culto. Un cantore (ẖazane) può essere pagata dalla comunità.
I rituali ebraici includono tre preghiere quotidiane: sha'harit (mattutino), minẖa (oblazione) e ma'ariv (vespri). Ma il punto culminante è la lettura pubblica della Torah durante la funzione mattutina del Lunedì, del Giovedì e in particolar modo del Sabato (Shabbat), con specifiche regole di cantillazione.
I rituali nella sinagoga sono piuttosto informali, essendo la sinagoga un luogo di culto, di vita e di incontro. Tuttavia, la lettura della Torah è più solenne: è un onore essere "chiamati alla Torah" e leggere le pagine relative al servizio settimanale.