Clero secolare, clero regolare e ordini.
La differenza tra il clero secolare e il clero regolare è una delle caratteristiche più importanti del Cattolicesimo. Il clero secolare vive nel saeculum, cioè nel mondo civile e serve nelle parrocchie. Questi ecclesiastici sono inseriti in una gerarchia, resa manifesta nei gradi ottenuti attraverso un sacramento, ovvero l'ordinazione. Questi sacri ordini sono: diacono, sacerdote e vescovo.
Il clero regolare è costituito da uomini e donne che hanno preso i voti. Qualcuno di loro può essere stato ordinato, ma non necessariamente; essi sono spesso persone laiche che conducono una vita maggiormente religiosa. Come viene suggerito dal nome, il clero regolare vive seguendo una regola (latino regula) che governa la loro comunità. Nel Cristianesimo Orientale, ogni istituto monastico possiede e osserva una propria regola. Da parte sua, la Chiesa Latina ha scelto di associare ciascuno di questi specifici stili di vita con un differente ordine. Ai monaci è data una singola regola iniziale (la regola di San Benedetto) e ogni nuova interpretazione di essa causa la creazione di un nuovo ordine monastico. Inoltre, alcuni laici ed ecclesiastici scelgono di creare congregazioni formate attorno ad una regola diversa da quella di San Benedetto: ragione per cui essi non sono monaci, ma appartengono ad un'altra tipologia di ordine religioso. Alcuni, come i Carmelitani, possono essere più vicini ai monaci a causa della loro vita contemplativa, ma altri, differentemente dai monaci, decidono di operare a contatto con i fedeli.

Le origini del monachesimo.
La comparsa del monachesimo è legata a Sant'Antonio d'Egitto o Sant'Antonio Abate (252-356), benché ci siano prove di questa condotta di vita prima di lui. Egli decide di prendere il Vangelo alla lettera e lascia tutto per seguire Cristo. All'inizio, conduce semplicemente un'esistenza da eremita (o anacoreta): ossia si ritira dal mondo per vivere in povertà e castità, e per pregare. La sua esperienza è emulata, e presto dei discepoli si recano da lui al fine di praticare l'eremitismo nelle vicinanze.
Questi gruppi non si raccolgono in comunità. Il cenobitismo (il vivere insieme) fu creato da San Pacomio (292-348). Egli decide di radunare in uno stabilimento di più case e circondato da un muro gli uomini desiderosi di sperimentare questo allontanamento dal mondo, ma che sono incapaci di vivere come eremiti. Questi monaci vivono in piccole stanze individuali (o celle), ma lavorano, mangiano e pregano in un'area comune.
Il monachesimo si diffonde attraverso l'impero Romano d'Oriente e, subito dopo, nell'occidente. La Palestina del V secolo è il luogo in cui è apparsa l'ultima forma di monachesimo, la Laura. Il primo di questi insediamenti fu fondato da San Caritone (morto nel 350), ma San Eutimio (377-473) e San Saba (439-532) sono coloro che davvero organizzarono e strutturarono la Laura. I monaci conducono una vita eremitica e il sabato si riuniscono negli edifici della comunità dove portano i loro manufatti, condividono il pasto e partecipano alla funzione religiosa.
I monaci acquisiscono popolarità: il loro stile di vita arduo diventa quasi sinonimo di santità. Ma essi costituiscono un problema per la Chiesa perché non rientrano nella gerarchia ecclesiastica. Ogni comunità è guidata da un “Padre” (aramaico “abba”, da cui il termine “abate”) e segue le proprie regole. Solo pochi monaci sono ordinati sacerdoti o diaconi, il che li pone fuori dal raggio dell'autorità del vescovo. Sebbene, gradualmente, il diritto canonico porti i monasteri sotto l'autorità dei rispettivi vescovi.
La vita condotta nei monasteri gradualmente e progressivamente ottiene una struttura più chiara. San Basilio di Cesarea (329/30-379), che fondò i monasteri in Cappadocia, scrive alcune raccomandazioni organizzative che non costituiscono una regola di per sé, ma servono d'ispirazione ai fondatori di molti monasteri. Tra loro San Benedetto da Norcia (480-547), che incorpora molti principi di Basilio quando redige la sua regola per il monastero di Monte Cassino. Sant' Agostino (354 – 430) che fece vita monastica prima di essere eletto vescovo, scrive una raccolta di raccomandazioni, che ne include alcune destinate a una comunità di donne guidata da sua sorella, che sono ora conosciute come la regola di Sant'Agostino.

Ordini monastici e religiosi occidentali in Occidente.
Il monachesimo latino raggiunge la sua struttura grazie a Benedetto di Aniane (750 circa-820). Egli è convinto che le varie regole seguite dai monasteri siano derivate dalla Regola di San Benedetto, la quale bilancia lavoro, preghiera e studio. Benedetto di Aniane allora “ricostruisce” una regola ideale. Nell'816 e nell'817, l'Imperatore Ludovico il Pio (re dal 814 al 840) riunisce due sinodi allo scopo di far applicare questa regola in ogni monastero latino. Da allora in poi, ogni monaco deve seguire la regola di San Benedetto: l'ordine Benedettino è nato. Quei sinodi inoltre creano l'Ordine dei Canonici Regolari, il quale include sacerdoti collegati a una cattedrale e sacerdoti che obbediscono alla regola di Sant'Agostino.
La regola di San Benedetto è oggetto di due principali interpretazioni che sono causa dell'emergere di due nuovi ordini monastici. L'abbazia di Cluny, fondata nel 909, enfatizza la preghiera, così come la celebrazione della Messa. Essa diviene il cuore di un gruppo di abbazie e priorie (edifici secondari di un'abbazia), e in questo modo si costituisce un ordine.
L'abbazia di Cîteaux venne fondata nel 1115 con lo scopo di ritornare all'equilibrio offerto dalla regola di San Benedetto: i Cistercensi criticano la ricchezza e l'indolenza dei Cluniacensi, e danno rilievo alla povertà collettiva e alla fatica. Cîteaux serve come esempio per le altre nuove abbazie e si ritrova subito a guidare un nuovo ordine monastico. Nel XVII secolo si confrontò con ciò che alcuni vedono come un allentamento della disciplina (l'ordine permise altre entrate oltre a ciò che risultava dal lavoro dei monaci); un movimento di riforma sorse dall'idea di fare ritorno alla regola di San Benedetto. A cominciare dal 1662, il monastero della Grande Trappe appare come il cuore di questo desiderio di riforma, motivo per cui i monaci dell'ordine dei Cistercensi della Stretta Osservanza sono chiamati “Trappisti”. 
Nel 1084, la fondazione della Grande Certosa da parte di San Bruno di Colonia segna la creazione di un nuovo ordine monastico contemplativo che però non segue la regola di San Benedetto. Inizialmente, San Bruno si stabilisce sulle montagne di Chartreuse con pochi compagni per vivere come un eremita, ma il successo della sua impresa risulta dalla formazione di molte congregazioni simili e infine porta alla nascita di un nuovo ordine religioso.
Durante il XII e XIII secolo, cambiamenti importanti nell'Occidente medievale provocano la comparsa di numerosi ordini religiosi. Nel 1120, alla richiesta del vescovo di Laon, San Norberto di Xanten dà vita a una comunità di Canonici a Prémontré. Il loro compito è duplice: pregare e guidare i fedeli. Questa fondazione è presto emulata e l'ordine viene costituito nel 1226. Fin dall'inizio i Premostratensi (o Norbertini) sono organizzati in una triplice struttura: un ordine per gli uomini, un ordine per le donne e un terzo ordine per le persone laiche desiderose di condividere questo stile di vita spirituale senza spingersi fino al punto di prendere i voti.
Nel secolo seguente, emergono problemi causati dalla crescita delle città e dall'apparire delle eresie, che mettono in dubbio il ruolo della Chiesa ricca, troppo invischiata nella mondanità, e percepita come corrotta a causa di ciò. Gli Ordini Mendicanti, chiamati così per il loro impegno alla povertà, forniscono una via per gestire questi problemi. L'Ordine dei Frati Minori (riconosciuto nel 1210) fu fondato da San Francesco d'Assisi per dedicare le vite all'ideale di povertà: i fratelli vivevano unicamente del loro lavoro e della carità ricevuta. Dal 1220 in poi, l'Ordine si concentra sulle attività intellettuali e pastorali. I cambiamenti nell'Ordine sono responsabili di alcune divisioni.
L'Ordine dei Predicatori (approvato nel 1216) fu creato da San Domenico nel contesto del conflitto con i Catari. San Domenico mira a combattere l'eresia con la predicazione, ma anche attraverso il suo esempio di povertà che contrasta con la ricchezza della Chiesa, che è criticata dagli eretici. Le voci dei predicatori Francescani e Domenicani ottengono presto un vasto uditorio. Questi predicatori inoltre puntano a una migliore guida dei fedeli, specialmente nelle città, dove il collegamento parrocchiale è spesso mancante. Questi Ordini Mendicanti sono usati come modello quando gli eremiti palestinesi sono organizzati nell'Ordine del Monte Carmelo. Durante il XVI secolo, l'Ordine si ingrandisce grazie ai cambiamenti, che mettono in rilievo preghiera e povertà, stabiliti da Santa Teresa d'Avila e da Santo Giovanni della Croce. Anche tutti questi ordini mendicanti possiedono una triplice struttura: un settore maschile, un settore femminile e un terzo settore, l'ordine secolare, composto da laici.
Le crociate e la Reconquista spagnola portano alla creazione di ordini religioso-militari. Un esempio di questi è L'Ordine Templare, fondato nel 1120 e approvato nel 1139. Essi possono essere fatti risalire ai gruppi di cavalieri impegnati nella protezione della Chiesa e delle sue proprietà. Hugues de Payns cambia questo desiderio in voti. I cavalieri diventano un'ordine religioso soggetto ad una regola, ma dal momento che non sono ordinati, non sono inclusi nel divieto di usare armi rivolto agli ecclesiastici. Il successo dell'Ordine Templare determina la militarizzazione di diversi ordini caritatevoli, che avevano cura e proteggevano i pellegrini. Ci sono l'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni ( o Ordine degli Ospitalieri), fondato nel 1180 e approvato nel 1113 e l'Ordine dei Fratelli della Casa Ospitaliera di Santa Maria dei Teutonici in Gerusalemme (Ordine Teutonico), istituito nel 1191 e confermato nel 1198. In Spagna il conflitto tra Cristiani e Musulmani provoca la comparsa di ordini religioso-militari come l'Ordine di Calatrava, nato nel 1164, o l'Ordine di Santiago, approvato nel 1170.
Gli Stati diventano più forti e gli ordini religioso-militari non sopravvivono all'evoluzione. L'Ordine del Tempio è abolito nel 1312 dopo un grave scandalo. Nel XVI secolo, gli ordini spagnoli si legano alla corona di Spagna prima di divenire ordini onorari. L'Ordine degli Ospitalieri e quello Teutonico sopravvivono rivendicando territori come propri e governandoli: gli Ospitalieri a Rodi e poi a Malta, l'Ordine Teutonico in Prussia. Questi ultimi vengono secolarizzati durante la Riforma, ma sono ripristinati in Austria esclusivamente come ordine caritatevole. I Cavalieri Ospitalieri sono cacciati da Malta prima di reinventarsi come ordine caritatevole nel 1879, comunemente conosciuto come Ordine di Malta.

Monachesimo orientale.
Il monachesimo bizantino è profondamente influenzato dal prestigio del modello eremitico. La fondazione dei monasteri è spesso il risultato della decisione concorde degli eremiti di organizzare una comunità di discepoli raccolta attorno a loro. Un'altra caratteristica distintiva è l'esistenza di monasteri urbani che giocano un ruolo significativo nel benessere pubblico.
Alla fine dell'VIII secolo nel monastero di Studios (Costantinopoli), San Teodoro Studita cerca di riabilitare il cenobitismo sottolineando il valore del lavoro. Studios diventa uno dei monasteri più importanti dell'impero, ma la mancanza di struttura del monachesimo diminuisce il suo impatto. La fondazione del monastero della Grande Laura sul Monte Athos (963) segna il risveglio del monachesimo bizantino. Sant'Atanasio sceglie di stabilirsi sul Monte Athos (Grecia settentrionale) dove vivono moltissimi eremiti. Egli decide presto di edificare un monastero sul modello della Laura: la maggior parte dei monaci vive in comunità e solo alcuni selezionati, ritenuti meritevoli dall'abate, conducono una vita eremitica in celle isolate. Con il sostegno dell'imperatore, Atanasio esegue una serie di modifiche, che trasformano il monastero in un grande proprietari terriero, in possesso di un patrimonio amministrato davvero efficacemente, e che può vendere la propria produzione in eccesso. Altri monasteri, costruiti sullo stesso modello, sono istituiti sulla Montagna Sacra. Alcuni sono edificati per i monaci che provengono da tutto il mondo ortodosso: Iviron (georgiano), Zografou (bulgaro), San Pantaleone (russo), Hilandar (serbo). Il successo del monachesimo athonita incoraggia altri monasteri ad amministrare meglio i loro molti beni.
I monasteri più piccoli sono assorbiti dai più grandi e diventano edifici da essi dipendenti (metochia). I risultati economici consentono ai monasteri di fornire un'assistenza pubblica mediante la distribuzione di cibo o l'amministrazione di ospizi e ospedali.
Eminenti laici non esitano oltre a fondare monasteri (che fungono da istituzioni caritatevoli). Essi vi trasferiscono tutti o parte dei loro beni, sapendo che i monasteri sopravviveranno dopo la loro morte. Questi donatori, infatti, credono che le preghiere dei monaci e le azioni caritatevoli aiuteranno la redenzione delle loro anime. Come nel caso del Monastero della Madre di Dio, eretto alla fine dell'XI secolo da Gregorio Pakourianus a Bačkovo, in Bulgaria, e tuttora attivo.