Evento chiave per la tradizione: Diffusione nel Sud-est asiatico
Nel corso della lunga storia del Buddhismo il rapporto tra comunità buddhista e autorità statale ha rivestito molte forme diverse.
Il Buddhismo giunse nello Sri Lanka nel III sec. a.C., stabilendo una comunità che sarebbe diventato il principale avamposto del Buddhismo Theravada verso il Sud-est asiatico. Missioni dallo Sri Lanka e dall’India settentrionale sono arrivate nella Birmania (Myanmar) intorno al VII-X sec. d.C., nella Thailandia (X-XII d.C.), e nella Cambogia (X-XII sec. d.C.). Nei paesi buddhisti di tradizione
Theravada
il tradizionale parametro di giudizio dell’autorità politica è rappresentato da Ashoka
Ashoka
nel suo ruolo come sostenitore e promotore della fede.
Benché il
Sangha
e il governo siano due strutture distinte, talvolta possono sovrapporsi: alcuni monaci (spesso provenienti da famiglie d'élite) hanno rivestito la carica di consigliere di stato, e vari re – almeno in Thailandia – hanno passato periodi all’interno di un monastero. Nei paesi di tradizione Theravada le istituzioni monastiche svolgevano un ruolo di collegamento tra le popolazioni rurali e le élite urbane, agendo come collante a livello nazionale. Le comunità buddhiste di questi paesi condividono le stesse scritture sacre, conosciute come il Canone Pali, la più antica raccolta di
Sutra
, commentari e regolamenti monastici conservati nella lingua pali, un dialetto sanscrito che risale al tempo del Buddha.
Il legame culturale e religioso esistente tra questi paesi ha agito come ostacolo nei confronti del proselitismo musulmano.
L’Indonesia era l’unico tra i paesi della regione ad abbracciare una forma mista di buddhismo Mahayana e
Vajrayana
Si ritiene che il suo isolamento rispetto ai paesi confinanti di tradizione esclusivamente Theravada fu concausa del declino del Buddhismo indonesiano in seguito al proselitismo dei mercanti musulmani del XIII sec, lasciando solo tracce storiche come il famoso Tempio di Borobudur (vedi sotto).
Grazie ai suoi rapporti storici con la Cina, il Vietnam accolse in prevalenza forme di Buddhismo
Mahayana
Analisi della fonti
Fonte 1:
Diffusione del Buddhismo nell’Asia meridionale
Vedi sopra: Evento chiave per la tradizione: Diffusione nel Sud-est asiatico
Fonte 2 & 3
Tempio di Borobudur
Questo monumento è sia un santuario del Buddha che un luogo di pellegrinaggio buddhista. Il percorso dei pellegrini inizia alla base del monumento, segue un sentiero attorno ad esso, guidato dai bassorilievi che espongono insegnamenti e miti, e sale verso il vertice passando per i tre livelli simbolici di significati buddhisti. Infatti, anche se Borobudur prende la forma di un singolo monumentale
Stupa
(vedi modulo sul Buddhismo I sez. 9), visto dall’alto rappresenta i tre “regni” della mente: il Mondo del Desiderio, il Mondo delle Forme e il Mondo senza Forma.
I normali esseri senzienti vivono nel livello più basso, legati al loro desiderio terreno. Coloro che hanno annullato tutte le loro brame vivono in un mondo di forme: vedono le forme ma non sono attratti da loro. Infine, gli esseri pienamente illuminati abbandonano le forme per immergersi nel vasto oceano senza forma del
Nirvana
, riconoscendo che la realtà è essenzialmente un Vuoto (cardine del Buddhismo Mahayana), simboleggiato dalla cupola principale al centro che è vuota (vedi anche il modulo Buddhismo I pag. 6). Queste tre livelli simboleggerebbero anche i piedi, il tronco e la testa di un corpo umano.
Differenze metaforiche distinguono i dettagli architettonici caratterizzanti i tre livelli. Per esempio, sul primo livello ¬– il Mondo del Desiderio – troviamo bassorilievi con scene di piaceri sensuali, sul secondo – il Mondo delle Forme – terrazze quadrate e rilievi raffiguranti l’emancipazione dai desideri, mentre le terrazze circolari disadorne del terzo livello rappresentano il culmine del cammino buddhista.
Il ciclo dei bassorilievi contiene una serie d’immagini che illustra la legge del
Karman
altri raffigurano la vita del Buddha e ancora altri le vite precedenti del Buddha.
Fonte 4
Monaci thailandesi
Quasi il 95% della popolazione tailandese segue il Buddhismo della scuola Theravada, anche se integrato con usi e costumi popolari il cui scopo è ottenere il favore degli spiriti locali. Studiosi occidentali e thailandesi con una formazione occidentale tendono a distinguere tra queste credenze e il Buddhismo, distinzione che vengono tuttavia ignorate nelle zone rurali. Poteri spirituali che risultano dall’osservanza di precetti e rituali buddhisti vengono utilizzati per placare gli spiriti naturali locali.
Come nelle altre nazioni di tradizione Theravada, il Buddhismo in Thailandia è rappresentato soprattutto dalla presenza di monaci buddhisti che presiedono durante le occasioni cerimoniali e sono responsabili per la conservazione e trasmissione degli insegnamenti del Buddha.
Prima della creazione di un sistema pubblico di scuole elementari, i giovani thailandesi ricevevano la loro formazione di base nei templi dei loro villaggi. Il noviziato nel tempio era una condizione per potere accedere all’istruzione superiore.
L’ordinazione temporanea è un’usanza diffusa tra i Buddhisti thailandesi. La maggior parte degli giovani si ordina per un periodo che coincide con una stagione delle piogge, ma ci sono anche delle ordinazioni più lunghe durante le quali i monaci possono officiare alle cerimonie religiose dei villaggi nella zona. Dopo questo periodo, la maggior parte dei giovani monaci torna alla vita laica, si sposa e mette su famiglia. L’ordinazione temporanea migliora anche le prospettive di matrimonio dei giovani; gli uomini che non si sono ancora ordinati vengono descritti eufemisticamente come “immaturi”. L’essersi fatto monaco è anche considerato un prerequisito per molte cariche di rilievo nella gerarchia del villaggio.
La tradizione thailandese prevede che i laici partecipino a ritiri monastici per periodi basati su multipli temporali di tre (tre giorni, tre settimane, tre mesi e così via). Tutti i maschi thailandesi, ricchi o poveri che siano, hanno l’obbligo di partecipare in un ritiro, che spesso è programmato dopo la scuola superiore. La partecipazione a questi ritiri porta onore e un buon karman alle famiglie dei partecipanti. Si tende anche a venire incontro alle esigenze di chi svolge questa pratiche, ad esempio, mantenendogli il posto di lavoro durante la loro assenza.
A differenza della Birmania (Myanmar) e dello Sri Lanka, in Thailandia la tradizione del monachesimo femminile Theravada non prese mai piede.
Discussione interculturale e interdisciplinare.
Quasi ogni tradizione religiosa è caratterizzata da edifici sacri decorati con immagini, sculture, incisioni o simboli architettonici che espongono i principi dottrinali, spesso rivolti a un pubblico che non sa leggere. Interessanti comparazioni e collegamenti storico-artistici si trovano nei seguenti moduli:
Modulo sul Cristianesimo II pp. 1, 5
Modulo sull’Islam II pp 4, 8, 9
Link ad altri moduli
Modulo sul Buddhismo I sez. 6 e 9
Modulo sul Cristianesimo II sez. 1, 5
Modulo sull’Islam II sez. 4, 8, 9