INTRODUZIONE

La combinazione e l’importanza degli approcci e dei metodi storici e comparati suggerisce che lo studio delle religioni può anche essere chiamato “storia delle religioni” o “religioni comparate”. Da un lato, le religioni sono molto diverse le une dalle altre, dato che ognuna si è originata, sviluppata e formata in uno speciale contesto storico (e quindi anche sociale, politico ed economico). Dall’altro lato, ci sono elementi inter-culturali e inter-storici ricorrenti che possono emergere quando confrontiamo religioni presenti e passate e le varie religioni nel mondo, grandi o piccole che siano. Ci sono quindi innumerevoli ragioni per studiare questi aspetti da un punto di vista sistematico e comparativo.
Così come un meccanico, che non deve inventare il motore a benzina ogni volta che una nuova macchina viene portata nella sua officina, così la storia comparata delle religioni, specialmente il suo lato sistematico, spesso definito “fenomenologia delle religioni”, ha lo stesso scopo.
Uno sguardo sistematico dei fenomeni religiosi e dei concetti analitici sviluppati in un processo metodico di paragoni ci permette di descrivere e capire le similarità e le differenze tra le varie religioni. Paragonare non significa trovare elementi uguali, ma caratteristiche sufficientemente simili da permetterci di cogliere il significato di quel particolare fenomeno e allo stesso tempo di indagare e diventare consapevoli delle importanti differenze.
Quando lavoriamo con le religioni, i testi specifici e i fenomeni religiosi, li vediamo alla luce delle definizioni e mini teorie che abbiamo sviluppato attraverso gli studi comparati. In questo modo, noi stiamo costantemente lavorando con la capacità di capire e interpretare una religione specifica, un fenomeno specifico, ma anche tutta la classe di fenomeni simili e le nostre teorie e concetti a riguardo.

QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA STORIA E STORIA DELLE RELIGIONI?

La storia è la scienza dello sviluppo di una società, delle condizioni di vita e delle idee. La storia studia come le persone hanno vissuto in epoche e luoghi diversi e come l’economia, la società, la cultura e la politica hanno modellato l’umanità. La storia studia anche come viene formata la conoscenza del passato.
La storia delle religioni è lo studio di come le persone creano una religione attraverso pratiche e idee e come diverse religioni si siano sviluppate attraverso la storia fino ad oggi, come siano state modellate dalla storia e come abbiano modellato alcuni aspetti della storia, come ad esempio proprio la società, la politica e l’economia.

Nella storia delle religioni, la religione è anche studiata per quanto riguarda come questo concetto sia stato percepito e come sia cambiato nel tempo. I metodi tipicamente usati dalla disciplina accademica di storia delle religioni sono analisi di fonti scritte e artistiche, come testi sacri o edifici di culto, l’analisi dei rituali, il discorso religioso e altri fenomeni religiosi.
Un approccio storico delle religioni combina uno studio diacronico con uno sincronico. Per esempio, lo studio comparato delle religioni è parte dello studio di storia delle religioni all’interno della stessa disciplina accademica. L’approccio sincronico, che è lo studio sistematico delle religioni, permette lo studio storico delle religioni attraverso teorie, strumenti e modelli per l’analisi e aiuta a comprendere le similarità e le differenze tra le diverse religioni.

Religioni comparate o fenomenologia delle religioni

La cosiddetta fenomenologia delle religioni classica si è occupata di produrre una sorta di inventario di fenomeni religiosi, classificando e sistematizzando le varie religioni. La fenomenologia classica vedeva i fenomeni religiosi come espressioni naturali della religione, e la religione era vista come un’unità stabile e indipendente, in qualche modo isolata da ciò che non era religioso.

Adesso gli studiosi che trattano di storia delle religioni e religioni comparate sono più consapevoli che la religione e i vari fenomeni religiosi sono soprattutto i concetti analitici del ricercatore, alla luce di ciò che possiamo analizzare e capire di quello che abbiamo scartato come religione. Perciò, la fenomenologia delle religioni vista come la parte sistematica dello studio o della storia delle religioni è un tipo di teoria e metodo. Allo stesso tempo, gli studiosi sono anche diventati più consci del fatto che i fenomeni religiosi non possono solamente essere interpretati come aventi un simbolo speciale o un limitato significato religioso. La religione è un fenomeno storico, e quindi umano e sociale e così è ogni fenomeno religioso. Essi sono parte di un interesse e di una particolare strategia di un gruppo o di un individuo in tempi e luoghi specifici della storia. Le donne non furono le prime a raccontare il mito di Adamo ed Eva, e le persone appartenenti alla casta più bassa non hanno inventato il mito dell’origine del sistema di caste nell’Inno ai Purusha in India. La creatività religiosa, che ha modellato le espressioni religiose, ha sempre avuto intenti che non si limitavano a “puri” scopi religiosi. Perciò, è importante considerare i fenomeni religiosi come strumenti per la vita religiosa e sociale e come strumenti per l’analisi delle religioni. 

Proposte didattiche
Attività1
Lo scopo di questo esercizio è far applicare gli studenti ciò che hanno letto riguardo i fenomeni religiosi alle situazioni di vita reale.

Attività2
Lo scopo di questo lavoro è far riflettere gli studenti su ciò che hanno imparato in questi moduli riguardo le religioni comparate. Questo esercizio non deve prendere più di 15 minuti e potrebbe essere organizzato come una discussione al termine della lezione.