- Quante forme di Fondamentalismo sono presenti nell’Ebraismo?
- Cos’è il Sionismo e qual è la sua relazione con la religione?
- Perchè la Palestina è chiamata “Terra promessa” dagli ebrei?
- Quando e perchè avvenne la Diaspora ebraica?
- Perché gli ebrei ritornarono in Palestina nel XX secolo?
- Conosci altre popolazioni che vivono in una situazione di diaspora?
- Perché Gerusalemme è chiamata la “città delle tre religioni”?
Testo per l’insegnante
3. Fondamentalismo ebraico in Israele
In Israele sono tre i principali filoni ebraici che possono essere definiti fondamentalisti: il Sionismo religioso e militante, l’Ashkenazismo ultra-ortodosso (ebrei di origine est europea, dall’ebraico “Ashkenaz”, abitante della zona del Reno), il Sephardismo ultra-ortodosso rappresentato dal Shas party (ebrei del Medioriente da discendenti spagnoli, Sephardim dall’ebraico “Sefarad”, Spagna). Questi tre gruppi sottolineano la necessità di una stretta conformità alle leggi religiose e ai precetti morali contenuti nei testi sacri dell’ebraismo: la Torah e il Talmud.
Il Fondamentalismo è radicato in eventi che precedono la costituzione dello Stato d’Israele nel 1948. Dalla distruzione del secondo Tempio di Gerusalemme per opera dei Romani nel 70dC, la maggior parte degli ebrei ha vissuto in diaspora, cioè dispersa fuori dalla terra di Israele, la terra che secondo alcuni versetti della Bibbia Dio avrebbe promesso ad Abramo e alla sua discendenza. Nella tradizione ebraica vi è l’attesa di una figura messianica del popolo d’Israele che giungerà per liberare gli ebrei da una condizione di oppressione per ricondurli nella terra promessa.
Alla fine del XIX secolo, alcuni ebrei intellettuali laici, tra cui Theodor Herzl (1860–1904), un giornalista e drammaturgo viennese, elaborò la tesi secondo la quale l’antico problema dell’antisemitismo poteva essere risolto solo con la creazione di uno stato ebraico. Il Sionismo, quale movimento per fondare uno stato ebraico in Palestina, rappresentò una forma di secolarizzazione del tradizionale tema messianico. Invece di attendere l’intervento di Dio e del suo Messia alla guida del ritorno degli ebrei nella terra di Israele,i sionisti affermavano che gli ebrei sarebbero dovuti ritornare da soli. La maggioranza degli ebrei ortodossi tra cui i rabbini si opposero al Sionismo perchè invitava gli ebrei a fare qualcosa che solo Dio e il Messia avrebbero potuto fare. Infatti, nell’ebraismo tradizionale, il ritorno alla terra promessa era inseparabile dalla redenzione messianica del popolo di Israele. Gli ebrei ortodossi obiettavano anche il fatto che Herzl e molti altri leader sionisti non sostenevano l’idea di uno stato basato sulla stretta conformità alla legge religiosa ebraica. Comunque, tale posizione venne meno inseguito all’Olocausto perpetrato dal Nazismo che contribuì a rafforzare la tesi sionista che solo in uno stato ebraico gli ebrei potevano vivere al sicuro.
Il Sionismo successivamente suscitò notevole entusiasmo tra gli ebrei ortodossi che vedevano in essa la realizzazione della promessa di redenzione messianica. Alcuni rabbini, dunque, cercarono di legittimare la partecipazione di ebrei ortodossi nel movimento sionista. Rabbi Yitzḥaq Yaʿaqov Reines (1839-1915), fondatore del movimento religioso sionista Mizrahi nel 1902, sosteneva che l' insediame nto sionista nella terra di Israele non aveva nulla a che fare con la futura redenzione messianica degli ebrei e così non costitutiva una sfida eretica alla volontà di Dio. Il movimento religioso sionista si caratterizza per l'ortodossia religiosa e il sentimento nazionalista. Infatti i sionisti religiosi cooperavano con i sionisti laici che furono primariamente i responsabili della creazione dello Stato di Israele. Quindi, dal 1948 al 1992, i partiti religiosi sionisti presero parte nel governo israeliano. Fino al 1977 ci fu una relazione molto stretta tra questi partiti e l’Israel Labour Party, che dominò la politica israeliana durante tutto il periodo. Nel 1956 il movimento Mizrahi e il Mizrahi Worker Party si unirono per formar e insieme il National Religious Party (NRP).
Nel 1967 la Guerra dei Sei Giorni risvegliò la dormiente dimensione messianica del Sionismo religioso. Al termine del conflitto Gerusalemme est, il Monte del Tempio, e la Giudea furono ancora una volta di Israele. Nella visione sionista la restituzione della terra agli arabi costituisce una sfida al piano di Dio volto alla redenzione del popolo ebraico. I sionisti religiosi che sposavano questa tesi iniziarono a insediarsi nei territori occupati durante la Guerra dei Sei Giorni. I militanti sionisti, in prima fila nello sforzo di insediamento nei territori, formarono un movimento chiamato Gush Emunim (Bloc of the Faithful), che era in contrasto con i più tradizionali sionisti religiosi che ancora guidavano il National Religious Party negli anni ’60 e negli anni ’70. Infatti per i militanti sionisti risultava prioritario l’insediamento nei territori e prevenire azioni governative di ritiro, invece i sionisti religiosi continuavano a credere che Dio aveva affidato la terra di Israele agli ebrei ma allo stesso modo ritenevano che portare avanti un processo di pace con gli arabi era ben più importante che conservare i territori conquistati nella Guerra dei Sei Giorni. I militanti sionisti compirono molti attentati per impedire il ritiro dai territori. Nel 1995 Yigal Amir, un militante religioso sionista, assassinò Yitzhak Rabin, primo ministro dello Stato di Israele, alla fine di una manifestazione in supporto agli Accordi di Oslo a Tel Aviv. La motivazione era radicata nelle iniziative di pace di Rabin e la firma degli Accordi con Yasser Arafat, ex presidente della Munaẓẓamat al-Taḥrīr al-Filasṭīniyya (OLP - Organization for the Liberation of Palestina). Inconclusione, il Fondamentalismo ebraico è ben rappresentato dal Sionismo religioso militante. I sionisti religiosi conformano le loro pratiche quotidiane alle leggi di Dio e desiderano la creazione di una società fondata sulle leggi religiose. Allo stesso modo le loro attività politiche sono dirette verso il mantenimento dei territori vinti nel 1967. I militanti religiosi sionisti condividono con i sionisti laici un sentimento nazionalista e la convinzione che l’antisemitismo può essere contrastato solo con la forza.
Informazioni interculturali & interdisciplinari
(Storia e Geografia)
La terra di Palestina è spesso definita nella letteratura biblica e storica come Canaan. Si trattava di una vasta area che poteva coincidere con l'intera Palestina e la Siria, a volte con la terra a ovest del fiume Giordano, oppure anche solo con una striscia costiera a partire da Acre ('Akko) verso nord. I suoi abitanti, pre-israeliti, erano chiamati Cananei, biblicamente identificati nel libro della Genesi come i discendenti di Canaan, figlio di Ham e nipote di Noè. Gli ebrei si stabilirono nella terra di Canaan circa alla fine del 2 millennio aC, tale occupazione viene giustificata nella Bibbia con il riconoscere in essa la terra promessa da Dio.
Gerusalemme oltre ad essere la città simbolo degli ebrei, da un lato è anche considerata la culla della cristianità a motivo di Gesù, e dall'altro una città santa per l'Islam a causa del viaggio notturno (isrā') e dell'ascensione al Paradiso del Profeta Muhammad (mi'rāj).
Puoi vedere l'immagine al seguente link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Isra'_e_Mi'raj#mediaviewer/File:Miraj_by_Sultan_Muhammad.jpg (11/08/2014) Sultan Muhammad
Usa altri moduli digitali per meglio comprendere il fenomeno della diaspora di gruppi in minoranza e l’importanza di Gerusalemme, città delle tre tradizioni monoteistiche.
Osserva la mappa dell’antica Palestina
http://it.wikipedia.org/wiki/Canaan#mediaviewer/File:CanaanMap.jpg Christian Theological Seminary;
Palestine in 1947
https://it.wikipedia.org/wiki/Stato_di_Palestina#mediaviewer/File:UN_Partition_Plan_For_Palestine_1947.png Public domain;
(11/08/2014)
Palestine in 2004
http://it.wikipedia.org/wiki/Israele#mediaviewer/File:Israel-CIA_WFB_Map_(2004).png ; Israel-CIA WFB Map (2004) Public domain;
(11/08/2014)
CONVIVENZA & CONFLITTI, DIFFERENZE E SOMIGLIANZE TRA RELIGIONI | Religioni e Fondamentalismi
3. Fondamentalismo ebraico in Israele
"14Allora il Signore disse ad Abram, dopo che Lot si era separato da lui:
«Alza gli occhi e, dal luogo dove tu stai, spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente.
15Tutta la terra che tu vedi, io la darò a te e alla tua discendenza per sempre."
(Gen. 13, 14-15)
"18 In quel giorno il Signore concluse quest'alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate; 19 la terra dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, 20 gli Ittiti, i Perizziti, i Refaìm, 21 gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei e i Gebusei»
(Gen. 15, 18-21)
La Terra promessa (Gen. 13, 14-15; 15, 18-21)
www.lachiesa.it/bibbia
(11/12/2014)