Introduzione
Il Daoismo (scritto Taoismo nel sistema precedente di romanizzazione) è una tradizione religiosa cinese incentrata sulla conoscenza e l'adesione al principio ultimo del Dao (vedi oltre). Il Daoismo non ha un fondatore né un testo sacro fondante. Le comunità dei maestri e dei fedeli si rifanno a scritture differenti e venerano differenti divinità, anche se il Daodejing (vedi alla Sez. 3) è probabilmente il testo più importante e influente. Il Daoismo fiorì in Cina insieme ad altre due tradizioni spirituali, il Buddhismo e il Confucianesimo, e rappresenta certamente l'aspetto più libero, fantasioso e poetico della cultura cinese. Le varie pratiche religiose popolari, presenti in tutta la Cina, di solito non sono strettamente identificabili con il Daoismo, anche se ne hanno subìto una forte influenza.

Denominazione scientifica
Sia "Daoismo" sia "Taoismo" si riferiscono alla stessa religione cinese; entrambi sono pronunciati con un suono "d". "Taoismo" deriva dal precedente modo di rendere in scrittura alfabetica la pronuncia degli ideogrammi cinesi. "Daoismo" deriva dal più recente sistema di romanizzazione (detto Pinyin), adottato ufficialmente dalla Repubblica Popolare Cinese. Questa è attualmente la forma preferita.
Ancora oggi, testi vecchio-stile sulle religioni utilizzano la distinzione tra il cosiddetto Daoismo filosofico e il cosiddetto Daoismo religioso. E' consigliabile evitare l'uso di queste categorie sostanzialmente erronee e fuorvianti. La soluzione più semplice è quella di sostituire il termine "Daoismo filosofico" con "Daoismo classico", che indica quella che è stata fin dall'inizio per maestri e fedeli una tradizione sia di ricerca speculativa sia di pratiche, che possono essere definite "religiose". Vedi più avanti le riflessioni sull'interculturalità e l'interdisciplinarietà.

Luoghi e date di origine
Come in molte tradizioni religiose antiche, è impossibile determinare una datazione precisa del loro inizio. Concezioni e testi già riconoscibili come “daoisti” precedono di molto la formazione di strutture organizzative. In effetti, dal IV al II secolo aC, si formarono dei primi lignaggi "mistici", cioè comunità di discepoli che si riconoscevano in una linea di maestri. Inizia così una tradizione che alcuni studiosi definiscono "Daoismo classico" o "Proto-Daoismo". Questo mondo spirituale è associato a testi famosi come il Daodejing e lo Zhuangzi (vedi alla Sez. 3). Il Daoismo come religione organizzata si forma nel II secolo dC e si struttura in forme sempre più articolate e complesse fino a circa il VII secolo.

La distribuzione attuale tra la popolazione mondiale
E' difficile stimare il numero dei daoisti, a causa di una serie di fattori, tra cui la definizione di Daoismo. Per esempio, se si prendono in considerazione tutte quelle persone che in Cina seguono le pratiche religiose popolari influenzate dal Daoismo, allora il numero di seguaci arriva a 400 milioni. Stime più equilibrate del numero di daoisti in tutto il mondo indicano una cifra intorno ai venti milioni. Geograficamente, il Daoismo fiorisce maggiormente nelle regioni abitate da cinesi: nella Cina continentale, a Taiwan, in Malesia, nelle Filippine, a Singapore, e nelle varie comunità della diaspora cinese. La letteratura e l'arte daoista hanno influenzato le culture della Corea, del Giappone e del Vietnam. Vi sono anche occidentali che si identificano come daoisti, ma il loro numero non è rilevante.

Le concezioni basilari della dottrina daoista: l'idea di Dao
Nel contesto cinese, Dao non è un concetto che appartiene esclusivamente al Daoismo. Tuttavia, per i Daoisti il Dao rappresenta il fulcro dell'esperienza interiore e il fine della loro ricerca di salvezza. Nella prospettiva daoista, quattro sono le caratteristiche principali del Dao: (1) è la fonte di ogni cosa; (2) è un mistero al di là delle parole; (3) è una presenza sacrale che pervade tutto; (4) è il principio dei processi naturali che sostiene l'Universo. Il Dao è impersonale e ineffabile. Il Dao è il fattore che, attraverso un processo spontaneo, determina il passaggio da una realtà primordiale indifferenziata alla differenziazione delle forme manifeste del mondo. Nella relazione fra assoluto e relativo, i daoisti sottolineano quindi i principi di emanazione e di immanenza. Non c'è necessariamente una distinzione tra il Dao come mistero ultimo e indicibile e le sue varie espressioni fenomeniche. Le varie divinità del culto daoista sono considerate come manifestazioni più pure del Dao. Lungi dall'essere un eterno assoluto al di là del divenire e delle forme mutevoli del mondo, il Dao è un assoluto connaturato al divenire, è la logica stessa di ogni mutamento, è il flusso vitale dell'ordine cosmico e umano. In linea di massima, il fine dell'esperienza daoista è quello di conoscere e coltivare l'armonia con il Dao.

Analisi delle fonti

Fonte n ° 1
L'ideogramma cinese per Dao
Quando si riflette in termini generali sul pensiero cinese tradizionale (non solo il Daoismo) si può forse essere concordi nell'affermare che il Dao è il concetto più importante. Può infatti indicare la "Via del Cielo", oppure a "Verità dell'universo", come può indicare il giusto modo di vivere e comportarsi. Può anche indicare il modo di governare e guidare gli altri.
Da un punto di vista etimologico, nell'ideogramma 道, a sinistra e in basso c'è la parte 辶 che significa "camminare". Il carattere 首 in alto a destra è un pittogramma che raffigura la testa. Si riferisce al capo, al leader, o anche all' essere prima, all'inizio. Così, 道 (dao) esprime il concetto di un continuo e attivo perseguire la giusta Via (nella propria coltivazione spirituale, nella vita sociale, nell'azione politica, ecc.). Il Daoismo attribuisce al Dao una peculiare caratterizzazione metafisica e religiosa (vedi sopra).

Fonte n ° 2
Mappa della Cina
Come si può facilmente vedere, i più importanti luoghi sacri daoisti sono per la maggior parte situati nelle zone pianeggianti tra i fiumi Wei e Yangtze, dove si è formata e sviluppata la civiltà cinese. Questo rapporto con i territori storicamente più importanti della Cina, mette in luce il carattere prettamente cinese del Daoismo. Altre province più periferiche, infatti, tendono ad avere una maggiore concentrazione di comunità buddhiste o di seguaci di altre religioni.

Considerazioni interculturali e interdisciplinari
(Storia, Filosofia)
La distinzione tra il cosiddetto "Daoismo filosofico" e il cosiddetto "Daoismo religioso" è una finzione occidentale moderna, che riflette delle sensibilità colonialiste e missionarie. In realtà, i termini cinesi per "religione" e "filosofia" sono stati coniati alla fine del XIX secolo. "Religione", come viene comunemente definita oggi nelle moderne società secolarizzate (un prodotto del pensiero illuminista europeo del XVII e XVIII secolo) è un termine che si adatta male e non rende il senso e le modalità con cui nella Cina tradizionale sono state costruite le forme di pensiero e di pratica religiosa. Invece di isolare e relegare il "pensiero religioso" in un dominio specialistico, i filoni di pensiero dominanti in Cina hanno concepito un cosmo integrato e in armonia, dove il cielo e la terra, gli dei e gli esseri umani, i vivi e i morti, sono uniti da profondi legami di essenza. In questa concezione non c'è una chiara separazione tra sacro e profano. Anche il concetto di “filosofia“, nel senso di un'attività puramente intellettuale e astratta di pensiero, si adatta male al Daoismo. Anche se ci sono aspetti del Daoismo che sono "filosofici", perché rimandano alla ricerca speculativa e meditativa dei maestri, il termine "Daoismo filosofico" non riesce a rendere la centralità delle pratiche psicofisiche e della vita comunitaria.