Introduzione
Anche se è impossibile definire un'autentica e coerente "visione del mondo tradizionale cinese", si possono individuare alcune concezioni fondamentali sull'esistenza umana e sul funzionamento dell'universo che in qualche modo hanno informato tutte le diverse e variegate correnti religiose della Cina tradizionale. I concetti più importanti nel Daoismo sono l'idea di Qi, la cosmologia Yin-Yang, e la struttura dinamica dei Cinque Agenti. Nel Daoismo, questa visione dinamica del mondo serve non solo a spiegare il funzionamento del cosmo, ma anche ad illustrare l'idea che tutti i fenomeni in ultima analisi hanno origine dal Dao, e che le diverse forme del mondo sono animate da esso e vivono della sua potenza. Allo stesso tempo, questa cosmologia correlativa serve a regolare le modalità religiose per avvicinarsi al
Dao
Principi dottrinali fondamentali: l'idea di Qi
La realtà che permea e vivifica tutte le cose è chiamata Qi. A livello fondamentale, tutto è fatto di Qi: non solo gli esseri umani e gli animali, ma anche gli esseri inanimati, gli oggetti materiali. Il Qi è nel cielo, come nelle idee e nelle emozioni, e persino nei demoni e nei fantasmi. Come un concetto assiomatico con una vasta gamma di significati, la parola Qi nel corso degli anni è stata tradotta in molti modi: essenza psicofisica, "pneuma", o energia vitale. Nella tradizione daoista, la prima emanazione del Dao è detta Qi Primordiale, che si differenzia nello Yin e nello Yang.
Principi dottrinali fondamentali: la cosmologia complementare Yin-Yang
Nella cosmologia cinese, Yin e Yang sono due principi opposti ma complementari, che regolano ogni processo nel cosmo e ogni mutamento delle sue forme. In quanto aspetti del Dao, la loro continua alternanza è infatti all'origine della nascita, della trasformazione e della scomparsa di tutti i fenomeni. Probabilmente, Yin e Yang originariamente indicavano i lati rispettivamente in ombra e al sole di una collina. Più tardi presero ad essere utilizzati come principi cosmologici, probabilmente seguendo questo tipo di ragionamento: dato che il sole non ha ancora scaldato il lato Yin, questo è buio, fresco e umido; le piante sono dormienti e l'acqua, sotto forma di rugiada, scende verso il basso. Il lato Yang della collina, al contrario, è luminoso, caldo e secco; le piante si aprono e l'acqua, sotto forma di nebbia, evapora e si muove verso l'alto. Questo simbolismo di base fu esteso fino a includere tante altre coppie: il cielo e la terra; il sopra e il sotto; il giorno e la notte; l'estate e l'inverno; la primavera e l'autunno; l'uomo e la donna; l'attivo e il passivo, e così via.
Tra il III e il II secolo aC, la concezione di Yin e Yang diventò uno dei pilastri fondamentali della cosmologia cinese. Secondo la tradizione daoista il binomio Yin-Yang è costituito da coppie alla pari, poste sullo stesso livello. Lo Yin e lo Yang sono principi complementari, l'uno rispetto all'altro, in continua interazione. Nel corso della storia, altre tradizion, come quella confuciana (vedi p. 6) hanno rielaborato la teoria Yin-Yang interpretando in senso gerarchico la relazione dei due principi, e conferendo maggior valore allo Yang in quanto modalità attiva e maschile. Ma il Daoismo è stato sempre fedele a una visione equilibrata e armoniosa del rapporto fra i due principi. Anzi, i maestri hanno amato sottolineare, in modo provocatorio, la forza della "debolezza" dello Yin.
Principi dottrinali fondamentali: i Cinque Agenti e il pensiero correlativo
La teoria dei Cinque Agenti aggiunse ulteriori sfumature concettuali alla cosmologia Yin-Yang. I Cinque Agenti simboleggiano la modalità con cui il Dao si differenzia, e sono Legno, Fuoco, Terra Metallo e Acqua. Devono essere visti come fasi di un processo di cambiamento, piuttosto che semplici "elementi". Come lo Yin costantemente diventa Yang e viceversa, nello stesso modo il Legno diventa Fuoco, che a sua volta diventa Terra, e quindi Metallo e così via (vedi oltre l'analisi della Fonte n ° 3).
Anche le direzioni dello spazio, le stagioni, i colori, i pianeti, gli organi del corpo, i rapporto famigliari, e così via possono essere assegnati a una di queste emblematiche categorie per definire non solo le relazioni che si producono tra gli elementi di una serie, ma anche i rapporti tra diverse realtà dell'universo. All'Agente Legno, per esempio, è associato l'est, la primavera, il colore verde (o blu), il pianeta Giove e il fegato. Lo scopo della cosmologia correlativa, quindi, non è quello di spiegare ciò che fa sì che una cosa esista o la ragione per cui un fenomeno si verifica, ma di definire la logica e la dinamica delle relazioni che intercorrono fra entità e fra fenomeni. Un importante corollario di questa visione è che il cosmo, le divinità, l'essere umano, la società, e così via, sono collegati da rapporti di analogia gli uni agli altri, in modo che un evento o un'azione che si verifica all'interno di uno qualsiasi di questi domini può diventare rilevante per gli altri.
Analisi delle fonti
Fonte n ° 1
Il diagramma Taiji
Il simbolo della relazione fra Yin e Yang (e cioè il diagramma Taiji) deve essere visto come una raffigurazione dinamica in moto circolare: quando uno dei due principi prevale, l'altro cede, ma quando un principio ha raggiunto il picco del suo sviluppo, inizia a recedere e a contrarsi - e in quel momento, l'altro principio comincia la sua crescita. Questa modalità si richiama ai cicli temporali del giorno (l'alternanza del giorno e della notte) e dell'anno (l'alternanza delle quattro stagioni).
Fonte n ° 2
L'ideogramma cinese Qi
Dal punto di vista etimologico, l'ideogramma raffigura 气 ("vapore") sopra 米("riso"); Qi è dunque analogo al vapore prodotto dalla cottura del riso. Nel contesto della cosmologia tradizionale cinese, e in particolare daoista, il Qi è visto come un vapore sottile che anima ogni essere senziente e che circola sia all'interno di ogni cosa, sia all'esterno, tra tutto ciò che esiste.
Fonte n ° 3
Ci sono due schemi di interazione dinamica tra i Cinque Agenti e le loro varie associazioni. Il primo si chiama "schema di creazione":
Il Legno alimenta il Fuoco
Il Fuoco da vita alla Terra (con le ceneri)
La Terra porta in sé il Metallo
Il Metallo arricchisce l'Acqua (come l'acqua ricca di sali minerali dà al corpo maggiori benefici rispetto all'acqua pura)
L'Acqua nutre di Legno
Il secondo è lo "schema di controllo":
Il Legno fa presa sulla Terra (con le radici)
La Terra ferma (o assorbe) l'Acqua
L'Acqua spegne il Fuoco
Il Fuoco fonde il Metallo
Il Metallo taglia il Legno
Considerazioni interculturali e interdisciplinari
(Filosofia)
Eraclito di Efeso (c 535 -475 aC) è il più famoso pensatore occidentale che di solito si ricorda per aver elaborato, come lo fecero i maestri daoisti, l'idea dell'essere come divenire, della realtà come continuo mutamento. Per ulteriori informazioni su un confronto fra il pensiero di Eraclito e le concezioni daoiste vedi: http://punzel.org/Ephemeris2013/Butti.pdf.
Inoltre, molte correnti filosofiche hanno definito una serie di elementi che hanno pensato riflettere le componenti ed i principi fondamentali più semplici. L'antica credenza greca nei Cinque Elementi fondamentali (Terra, Acqua, Aria, Fuoco e Etere) risale al periodo pre-Socratico ed è stata accettata per tutto il Medioevo e nel Rinascimento, influenzando profondamente il pensiero e la cultura europea (vedi anche le considerazioni interculturali a pag. 4). Tuttavia, nel caso cinese gli Agenti erano intesi come differenti tipi di energia in uno stato di costante e fluida interazione l'uno con l'altro, a differenza della nozione occidentale che vedeva negli Elementi dei diversi tipi di materia.