Introduzione
La Cina ha a lungo ospitato molte fra le più durature tradizioni religioso-filosofiche del mondo. Il Confucianesimo, il Daoismo e il Buddhismo, costituiscono i "tre insegnamenti", le correnti culturali che storicamente hanno avuto un ruolo significativo nel plasmare la civiltà cinese. Queste tre grandi tradizioni filosofico-religiose sono state in costante (e, per lo più, armoniosa) interazione e hanno influenzato in profondità la cosiddetta "religione popolare". Per comprendere correttamente il Daoismo, esso deve essere inquadrato nel contesto dell'interazione con gli altri filoni religiosi e culturali.
Rapporto con le altre tradizioni cinesi: il Confucianesimo
Il Confucianesimo è forse la più conosciuta fra le tradizioni testuali della Cina. Si è sviluppato sulla base dagli insegnamenti del pensatore Confucio. I testi confuciani divennero il fulcro ispiratore dell'ortodossia ideologica che per secoli ha legittimato il potere delle dinastie imperiali cinesi. Anche se sono sempre stati padroneggiati solo da una élite accademica, l'insegnamento che tramandavano è penetrato profondamente nella società cinese.
Confucio, il cui nome cinese è Kong Qui, non si considerava il fondatore di una scuola di pensiero, ma solamente sperava di diffondere la conoscenza della saggezza e dei costumi dell'epoca antica, per farli rivivere nel presente in cui viveva, caratterizzato da profondi fermenti politici e sociali.
Gli insegnamenti confuciani non sono specificamente religiosi. Si incentrano principalmente sui principi morali che ogni individuo deve seguire, ma non perché obbligato, quanto perché, dopo averli appresi attraverso lo studio e la prassi rituale, li ha interiorizzati e sa esattamente come comportarsi nei rapporti sociali. Nella prospettiva confuciana, la famiglia e lo Stato si basano entrambe su relazioni di tipo gerarchico, che implicano degli specifici doveri reciproci, così come implicano il riconoscimento dell'autorità che li caratterizza: il rapporto tra sovrano e suddito, fra padre e figlio, fra marito e moglie, fra fratello maggiore e fratello minore, fra amico più vecchio e amico più giovane. l rapporti umani sono basati sui valori di rettitudine (yi), benevolenza (ren) e pietà filiale (xiao), così come sul rispetto dei riti (li) che regolano i rapporti tra gli esseri umani e i rapporti degli uomini con l'autorità dello Stato e gli dei (ovvero: il culto imperiale).
Attraverso l'interpretazione dei pensatori successivi, il Confucianesimo divenne fortemente legato alla visione cosmologica del pensiero tradizionale cinese, e gli ideali confuciani della gerarchia sociale e dei giusti comportamenti rituali vennero rielaborati nei termini dei principi cosmici, come
Yin e Yang
Daoismo e Confucianesimo
Il rapporto del Daoismo col Confucianesimo è stato storicamente complesso. Il Confucianesimo si concentra sugli aspetti sociali della vita umana. Anche il Daoismo scava in queste tematiche, ma le sue concezioni si fondano su basi teoriche diverse (vedi ad es. alla Sez. 3, Estratti dal Daodejing). Per questo motivo, il contrasto tra la tradizione daoista e quella confuciana si è verificato nella sfera sociale e religiosa, più che nel campo della pura speculazione filosofica. Agli occhi dei funzionari confuciani, i sacerdoti daoisti gestivano dei poteri spirituali incontrollati, che non rientravano nella logica del culto imperiale ufficiale. Sostituire le cerimonie di Stato con rituali rivolti alle divine personificazioni del
Dao
celebrati da sacerdoti daoisti, avrebbe significato conferire al Daoismo un ruolo ideologico ufficiale nell'amministrazione dell'impero (come in effetti spesso si è verificato nel corso della storia cinese). Per questo motivo, i confuciani riconoscevano la tradizione daoista solo nei suoi aspetti filosofici o letterari, ma per un altro verso la consideravano come espressione di una religiosità popolare.
Rapporto con le altre tradizioni cinesi: il Buddhismo
Il Buddhismo è una religione che comprende una varietà di tradizioni, credenze e pratiche in tutta l'Asia, in gran parte basato sugli insegnamenti attribuiti a Siddharta Gautama (noto anche con l'epiteto di Shakyamuni, "il saggio del clan dei Shakya), che è comunemente noto come il Buddha. "Buddha" è una parola sanscrita che significa "il risvegliato". Secondo la tradizione buddhista, Siddharta Gautama, dopo un periodo di ascesi e di meditazioni, "si risvegliò" e scoprì la verità delle cose. Quindi iniziò a predicarla. Il nucleo dottrinale fondamentale del Buddhismo, comune a tutte le diverse scuole, è un percorso verso il superamento della sofferenza esistenziale, causata dall'ignoranza e dal desiderio, al fine di ottenere uno stato di beatitudine, chiamato Nirvana. Il Buddhismo ha svolto un ruolo centrale nella vita spirituale, culturale e sociale di tutta l'Asia.
(Vedi anche Il Buddhismo, Modulo I)
Daoismo e Buddhismo
Nonostante i dibattiti di carattere dottrinale instaurati dai maestri buddhisti e i conflitti politici riguardanti il sostegno della corte imperiale, il rapporto tra Daoismo e Buddhismo è stato fertile, con prestiti reciproci di formulazioni dottrinali, di temi teologici, di terminologia tecnica, e di forme di pratica e di organizzazione. Il Daoismo ha fornito al Buddhismo cinese alcuni elementi nelle prime fasi del suo sviluppo in Cina e, a sua volta, in epoche successive ne è stato influenzato. Il contributo buddhista al Daoismo è particolarmente evidente nello sviluppo delle concezioni della vita dopo la morte. La gente comune, in ogni caso, quando necessario, si rivolgeva ugualmente alle divinità daoiste e buddhiste e le sottili distinzioni dottrinali non erano certamente la preoccupazione principale.
Gli studi hanno messo in luce come il Buddhismo Chan (pronuncia cinese dello Zen) sia nato dal primo, fruttuoso rapporto fra Buddhismo e Daoismo.
(Vedi anche a pag. 7 del presente modulo e Il Buddhismo, Modulo II, pag. 3)
Rapporto con le altre tradizioni cinesi: la religione popolare
Definire la religione cinese soprattutto nei termini di Confucianesimo, Daoismo e Buddhismo significa non prendere nella dovuta considerazione idee e pratiche religiose importanti che però non rientrano facilmente in alcuna delle tre tradizioni. Per semplicità, si può usare l'etichetta "Religione Popolare", pur sapendo che è semplicemente una categoria sovrapposta a un insieme estremamente ampio e differenziato di fenomeni religiosi. La religione popolare comprende quegli aspetti della vita religiosa che sono condivisi dalla maggior parte delle persone, a prescindere dalla loro affiliazione. Tre esempi potrebbero essere fatti, tutti databili già al I secolo dC.: 1) un tipico funerale cinese e una cerimonia commemorativa, inclusi i riti a favore dello spirito nel regno dei morti; 2) la Festa di Capodanno, che segna un passaggio, non solo nella vita del singolo e della famiglia, ma nel ciclo annuale del cosmo; 3) il rito di consultare una medium in casa o in un piccolo tempio per risolvere problemi come la malattia di un famigliare, la possessione da parte di un fantasma, o qualche altra disgrazia.
Daoismo e Religione Popolare
Il rapporto del Daoismo con la cosiddetta Religione Popolare è estremamente complesso. In breve, il Daoismo ha continuamente integrato nella propria tradizione i culti, le credenze e le pratiche religiose popolari. Allo stesso tempo, lo scopo dichiarato dei maestri daoisti è di condurre le persone a venerare tutte le divinità pure che sono la personificazione del Dao, invece di abbassarsi a culti definiti come "volgari". In questo contesto, la continua integrazione di nuove divinità e forme rituali, risultante dall'interazione del Daoismo con le comunità locali, aveva l'intento di elevare queste divinità, inserendole nella "giusta" gerarchia" degli dei, e di correggere le forme rituali secondo il modo “giusto” di comunicare con il mondo degli dei e degli spiriti.
(Vedi anche a pag. 5)
Analisi delle Fonti
Fonte n ° 1
I Tre Insegnamenti
In quest'opera, Confucio si avvicina da destra e saluta Shakyamuni, alzando le mani giunte sotto la veste. Shakyamuni indossa una veste rossa e può essere facilmente identificato da una protuberanza cranica che simboleggia la sapienza. Tenendo in mano un rotolo del Daodejing, Laozi sta in piedi dietro Shakyamuni.
Già durante la dinastia Tang (VII-X sec.), si notano forme di sincretismo tra i "Tre Insegnamenti". Questa tendenza si rafforza e si trasforma in un movimento popolare durante le dinastie Song (X-XIII sec.) e Ming (XIV-XVII sec) . Fu un intreccio fra etica confuciana, pratiche daoiste e visione buddhista sulla morte e sul ciclo delle rinascite. Il Confucianesimo fornì i principi etici di carattere generale per mantenere l'ordine sociale. Il Daoismo offrì un approccio teoretico complesso, spesso di carattere mistico, sul problema del corpo, della salute, sul benessere e la longevità, mentre il Buddihsmo contribuì alla formazione di questo discorso sincretico principalmente con le sue visioni dell'aldilà, con le sue riflessioni sul rapporto fra buono e cattivo karma e il ciclo delle rinascite e con la sua promessa di liberazione dalla sofferenza. La scuola dei "Tre Insegnamenti" fu respinta dalla maggioranza dei maestri confuciani e buddhisti, ma ricevette un ampio sostegno negli ambienti daoisti, come ad esempio le scuole della Completa Perfezione (vedi a pag. 7).
La rappresentazione dei tre fondatori che stanno insieme in buona armonia esprime bene quello che era il pensiero prevalente durante il periodo medio della dinastia Ming, quando il dipinto fu creato.
Fonte n ° 2
Estratti dai Dialoghi di Confucio
Glossario:
Nei primi brani viene spiegato come la devozione filiale (xiao) sia il valore fondamentale per mantenere una società armoniosa, perché c'è meno probabilità che un figlio, o un fratello, che abbia coltivato questa virtù possa sviluppare comportamenti devianti che alla fine farebbero sprofondare la società nel disordine. Inoltre, come affermato negli estratti n ° 2, la devozione filiale o altri modi di comportamento virtuoso e giusto, non devono essere imposti dalla legge o praticati sotto la minaccia di una punizione, ma devono essere coltivati in modo autonomo e nutriti interiormente attraverso la costante pratica dei giusti Riti (li), come per esempio quelli per la venerazione degli antenati, quelli che fondano il culto imperiale e così via.
Fonte n ° 3
Offerta rituale del "denaro degli spiriti"
Il culto degli antenati è una caratteristica fondamentale della maggior parte delle tradizioni religiose cinesi. Di solito include l'offerta di sacrifici e la presentazione di doni agli spiriti dei parenti defunti. Il"Denaro degli Spiriti" conosciuto anche come 'Joss Paper', è uno di questi doni. Il “Denaro degli Spiriti“ può essere uno dei tanti tipi di cartamoneta falsa che viene bruciata come un sacrificio agli antenati defunti. Questi fondi sono destinati a sostenere economicamente gli antenati nella loro vita ultraterrena. L'atto rituale di bruciare del Denaro degli Spiriti è una pratica molto comune anche nei templi buddhisti e daoisti.
Considerazioni interculturali e interdisciplinari
(Storia)
Un buon punto di partenza per una discussione comparativa è la coesistenza di Ebraismo, Cristianesimo e Islam nella Spagna medievale. Si veda anche il Modulo Digitale dedicato a questo tema.
Link con altri moduli
Modulo: "Le tre tradizioni monoteistiche nella Spagna medievale e la Sicilia".
Buddhismo Modulo II, Sez. 3