- Chi era il Buddha storico?
- In che contesto ha vissuto e predicato?
- Perché è così importante la biografia del Buddha storico?
- Quali sono i momenti salienti della sua vita?
- In quali altre religioni la vita del fondatore riveste un ruolo simile? Utilizzando anche gli altri Moduli Digitali cerca di identificare similitudini e differenze.
2. Biografia del Buddha- Per gli insegnanti
Introduzione
Qualsivoglia spiegazione del Buddhismo non può prescindere dalla dimensione storica e mitica della vita di Siddhartha Gautama poiché essa rappresenta una delle narrative sacre più note del Buddhismo. In questo mito ritroviamo molti elementi dottrinali del Buddhismo.
Il fondatore: Siddhartha Gautama Shakyamuni e il suo contesto socio-religioso
Siddhartha Gautama nacque a Kapilavastu (l’odierno Nepal meridionale) nella seconda metà del V secolo a.C., nel clan degli Shakya (motivo del suo epiteto Shakyamuni che significa "Saggio degli Shakya").
Visse in un’epoca in cui il contesto religioso indiano dominato dai Brahmini (sacerdoti hindu) fu scosso da profondi cambiamenti. Una pluralità di fattori come un’urbanizzazione sempre più intensa e l’emergere di praticanti laici contribuirono a creare i presupposti per un rinnovamento religioso. Il pensiero predominante divenne più pessimista: si diffondeva sempre di più un’idea della vita come un’esistenza dolorosa da superare attraverso la rinuncia della vita mondana e lo svolgimento di pratiche ascetiche (meditazione, digiuno). Era questa la visione caratterizzante i cosiddetti Shramana (rinuncianti) che formarono un movimento che mise in discussione la vecchia ortodossia dei Riti vedici della classe brahminica.
Questo è il contesto in cui Siddhartha, il quale apparteneva alla classe dei Ksatrya (guerrieri), iniziò la sua ricerca spirituale. È spinto da motivazioni simili a quelle che ispirano molti altri rinuncianti della stessa epoca, ovvero, il superamento della schiavitù del ciclo delle rinascite (samsara). Nei suoi insegnamenti, così come nelle sue agiografie vengono spesso menzionate tematiche religiose coeve, come riferimenti a divinità hindu. Ma i metodi e contenuti della sua dottrina sono molto diversi.
Per un approfondimento del contesto socio-religioso di Siddhartha Gautama, vedi l’Introduzione al Hinduismo, in particolare le sezioni 2 e 3.
Mito fondativo: la vita del Buddha
Molti degli insegnamenti del Buddhismo emergono già dalla storia di Siddhartha Gautama, come ad esempio, la consapevolezza della natura fondamentalmente dolorosa della vita, la rinuncia della vita mondana, e l’ostacolo fondamentale rappresentato da ego e desiderio. Ma il messaggio fondamentale contenuto in questa storia era che con l’aiuto degli insegnamenti del Buddha è possibile liberarsi dalla sofferenza.
L’importanza della sua storia personale è confermato dagli innumerevoli sculture e dipinti di scene tratte dalla sua vita collocate in molti templi, grotte e altri monumenti.
Non è giunta a noi nessuna fonte scritta su Siddhartha Gautama risalente alla sua epoca né ai secoli immediatamente successivi. Le uniche fonti consistono in una serie di biografie tradizionali, alle volte contrastanti tra di loro, ma che presentano tuttavia degli episodi in comune, che variano dai quattro ai dodici in numero. La prima biografia completa risale all’inizio del II secolo d.C. circa.
Analisi delle fonti
Queste immagini rappresentano otto episodi fondamentali della vita del Buddha.
- Concepimento: La tradizionale agiografia del Buddha inizia incalcolabili eoni prima della sua nascita, quando il futuro Buddha passa innumerevoli vite precedenti da religioso in cerca della liberazione. Poco prima della sua ultima rinascita, il futuro Buddha dimorava come un dio nel cielo Tushita (presente anche nella cosmologia hindu) quando vide che era giunto il tempo di nascere tra gli uomini e diventare un Buddha. La sua discesa nel grembo della madre Maya, la quale sognò un elefante che le trafiggeva il fianco è una scena ritratta nell’Immagine n°1.
- Nascita miracolosa: la nascita miracolosa del Buddha dal fianco della Madre, mentre afferra il ramo di un albero che si piega miracolosamente per venire in suo soccorso (Immagine n°2).
- I quattro incontri e la scelta della via della rinuncia: Poco dopo la nascita il bambino fu esaminato dai saggi che predettero che sarebbe diventato o un Chakravartin (“Re che mette in moto le ruote”, o sovrano universale), oppure un asceta itinerante, il salvatore dell’umanità conosciuto come Buddha. Di fronte a tali destini, il padre, Shuddhodana, decise che suo figlio doveva diventare un sovrano universale, facendo tutto in suo potere per impedire che Siddhartha potesse diventare infelice o insoddisfatto della sua vita in palazzo. Col passare degli anni Siddhartha divenne curioso riguardo il mondo esterno e decise di lasciare il palazzo. In questa occasione ebbe occasione di incontrare un anziano, un ammalato (Immagine 3), e un morto.Traumatizzato dalla sua esperienza, Siddhartha si imbatté in un pacifico monaco ramingo e decise di diventare anch’egli asceta itinerante, fuggendo da palazzo (Immagine 4).
- Le austerità: Siddhartha iniziò a praticare i sistemi di meditazione che erano insegnati da due maestri asceti ma si rese conto di non aver trovato la risposta al problema della sofferenza umana. Quindi in compagnia di altri asceti itineranti si dedicò alla pratica di austerità estreme, ritratta nell’Immagine 5.
- Illuminazione o sconfitta di Mara: Nonostante i suoi sforzi sentì di non aver trovato quello che cercava. Si rese conto che né l’auto-mortificazione, né il suo contrario, la vita di agiatezza e dell’indulgenza erano la risposta. La risposta era la Via di Mezzo. Per seguire questa via dovette prima nutrire il suo corpo, e ricuperare le sue forze. Dopo essersi nutrito, si sedette sotto un albero di pipal – che sarà conosciuto d’ora in poi come “Albero dell’Illuminazione" o Albero della Bodhi – dove finalmente giunse all’illuminazione. I racconti più antichi descrivono l’illuminazione in termini tecnici, in genere con riferimento alla successiva pratica dei quattro stati di meditazione che culmina nella conoscenza della sofferenza, la sua origine, la sua cessazione e il sentiero che porta alla sua cessazione. La cessazione della sofferenza e lo stato pacifico che ne consegue vengono definiti Nirvana, il fine ultimo del Buddhismo. È possibile che questo racconto tecnico non fosse considerato abbastanza avvincente, perché i racconti successivi narrano l’illuminazione attraverso la descrizione più accessibile dell’incontro di Siddhartha con il demone Mara. Mara non è tanto la personificazione del male quanto il potere di ogni tipo di esperienza di sedurre e intrappolare la mente non accorta. Rappresenta l’ego, i desideri e la seducente vita mondana. Immagine 6 raffigura l’esercito di Mara nella forma di una schiera di demoni che circondano Siddhartha, il quale resiste alle loro tentazioni e seduzioni. Invoca la dea della terra come testimone del suo diritto di ottenere l’illuminazione, simboleggiato nel gesto con cui tocca la terra.
- Il primo sermone: Dopo aver raggiunto l’illuminazione, gli attendeva un’ultima, subdola tentazione per qualsiasi uomo santo. Infatti, era afflitto dal dubbio che gli uomini fossero in grado di capire insegnamenti così profondi. A questo punto alcuni testi affermano che la divinità hindu Brahma venne da lui per chiedergli di insegnare agli uomini la dottrina. La presenza in questo racconto di una divinità hindu che chiede al Buddha di condividere con altri la sua visione serve ad affermare la superiorità del Buddismo rispetto alle altre tradizioni religiose. Il Buddha si reca a Benares, al Parco delle Gazzelle, dove incontra gli asceti con i quali aveva praticato le austerità, e predica loro il suo primo sermone. Questo episodio rappresenta la nascita della Comunità buddhista (il Sangha) e della diffusione degli insegnamenti del Buddha. In questo modo mise in moto la “Ruota del Dharma” (sanscrito la "Legge”), raffigurata nell’Immagine n° 7. L’espressione “Mette in moto la Ruota del Dharma" allude alla profezia fatta dopo la sua nascita del “Re che mette in moto le ruote” (le ruote sono quelle del suo carro); ora non implica più dominio militare ma la diffusione in ogni angolo della terra degli insegnamenti di un sovrano universale.
- Il Parinirvana: Raggiunto l’età di ottant’anni, dopo una vita dedicata alla predicazione, il Buddha si ammalò e spirò. Le raffigurazioni tradizionali lo ritraggono reclinato su un fianco, circondato non solo dai suoi discepoli, ma anche da divinità hindu, animali, e alberi che appassiscono miracolosamente. Questo episodio viene definito Parinirvana (Nirvana completo), che significa che una volta raggiunta l’illuminazione non ci sarà nessuna rinascita futura. Dal punto di vista dottrinale, questo episodio può essere interpretato in due modi: nel primo, il passaggio dalla vita terrestre rappresenta il fine ultimo di un essere illuminato: liberazione dai vincoli dell’esistenza. Una seconda interpretazione, più tarda, ritiene che il Buddha ritorni a uno stato originario trascendente, pronto per essere rinato come futuro Buddha al tempo dovuto o per apparire a praticanti devoti.
Informazioni interculturali e interdisciplinari
Il Cristianesimo offre un parallelo alla tentazione di Mara e alla successiva predicazione del Buddha nel celebre episodio della Tentazione di Cristo nel deserto. Nella narrazione dei Vangeli sinottici (Marco 1:12-13, Matteo 4:1-11; Luca 4:1-13), dopo essere stato battezzato, Gesù digiunò per quaranta giorni e quaranta notti nel Deserto di Giudea. Durante questo periodo Satana si manifestò a Gesù e lo tentò per tre volte. Dopo aver rifiutato le sue tentazioni, Gesù ritornò e iniziò a predicare ai suoi primi discepoli. Nel complesso, anche la vita di Maometto, profeta dell’Islam, riveste un’importanza fondamentale perché rappresenta la vita ideale del musulmano perfetto. È per questo motivo che le azioni e parole di Maometto sono state raccolte negli scritti conosciuti come Hadith.
Link agli altri moduli
Hinduismo sez. 2 e 3
Islam I. Storia sez. 1 e 4
Introduzione alle tradizioni religiose | Introduzione al Buddhismo I. Breve panoramica
2. La biografia del Buddha
Questa serie d’immagini raffigura otto celebri episodi della vita del Buddha che insieme formano quello che possiamo considerare il mito fondativo del Buddhismo, perché molti elementi della dottrina del Buddhismo sono presenti nella loro narrazione.
Il sogno di Maya
Gandhara, II – III secolo
Tempio di ZenYouMitsu,Tokyo.
Reperita da:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c1/MayaDream.jpg
Nascita di Buddha
Gandhara, II – III secolo.
Tempio ZenYouMitsu, Tokyo.
Reperita da:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3d/SiddhartaBirth.jpg
Siddhartha incontra un ammalato
IX secolo. Complesso del Tempio Borobodur Indonesia .
Per la gentile concessione di Bret Wallach
copyright: www.greatmirror.com
La Grande Partenza del Buddha dalla vita palatina.
Gandhara I-II secolo.
Guimet Museum.
Reperita da:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c2/Great_Departure.JPG
Buddha asceta
Scisto, II – III secolo. Gandhara.
Lahore Museum
Foto di Patrik Germann
Permission GFDL, CC
http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Fasting_buddha_at_lahore_museum.jpg
Vittoria su Mara
Nepal XVI secolo circa
Legno con tracce di policromia
Bhaktapur Wood Museum, Nepal
Foto di John C. Huntington
Per la gentile concessione del Huntington Photographic Archive, Ohio State University
Il Primo Sermone del Buddha a Sarnath
Scisto grigio
Pakistan (antica regione del Gandhara), II secolo
Metropolitan Museum of Art (New York)
Donazione di Daniel Slott, 1980
www.metmuseum.org
La morte del Buddha (Parinirvana).
XIV secolo Giappone
Rotolo paretale; inchiostro, colore, oro su seta
Metropolitan Museum of Art (New York)
Credit Line: Rogers Fund, 1912