4. Dottrine principali (2) . Quattro Nobili Verità, Illuminazione e Nirvana.

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"Dhammacakkappavattana Sutta:

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Discorso della messa in moto della Ruota del Dharma" (SN 56.11)

Questo sutra si intitola Dhammacakkappavattana Sutta ("Discorso della messa in moto della Ruota del Dharma”) perché viene considerato il primo sermone del Buddha il quale “mise in moto la Ruota del Dharma” (da un’espressione idiomatica buddhista che si riferisce alla diffusione degli insegnamenti del Buddha. Questo sutra racchiude in sé i concetti chiave della dottrina buddhista. Risale verosimilmente al I secolo a.C.

Così ho udito. Un tempo il Beato soggiornava a Isipatana, presso Baranasi, nel Parco delle gazzelle. Ui il Beato si rivolse al gruppo dei cinque asceti mendicanti: «O monaci, coloro che hanno abbandonato la vita mondana non devono indulgere ai due estremi. Quali sono questi due estremi? Un estremo è il dedicarsi al godimento dei piaceri sensuali: questo comportamento è infimo, volgare, ignobile e vano. L'altro estremo è il dedicarsi alla mortificazione di sé stessi: questo comportamento è infimo, volgare, ignobile e vano. Evitando questi due estremi, o monaci, il Così-venuto ha realizzato il "sentiero di mezzo" che produce la visione e la conoscenza e che guida alla calma, alla perfetta conoscenza, al perfetto risveglio, al nirvana

E cos'è mai, o monaci, questo "sentiero di mezzo" realizzato dal Così-venuto che produce la visione e la gnosi e che guida alla calma, alla perfetta conoscenza, al perfetto risveglio, al nirvana? Esso è il Nobile ottuplice sentiero, ovvero la retta visione, la retta intenzione, la retta parola, la retta azione, il retto modo di vivere, retto sforzo, la retta presenza mentale e la retta concentrazione. Questo, o monaci, è il "sentiero di mezzo" realizzato dal Così-venuto che produce la visione e la conoscenza, e che guida alla calma, alla perfetta conoscenza, al perfetto risveglio, al nirvana.

Questa, o monaci, è la nobile verità del dolore: la nascita è dolore, la vecchiezza è dolore, la malattia è dolore, la separazione da ciò che è caro è dolore, il non ottenere ciò che si desidera è dolore. In breve, i cinque aggregati che rappresentano la base dell'attaccamento all'esistenza, sono dolore.

Questa, o monaci, è la nobile verità dell'origine del dolore: l'origine del dolore s'identifica con la brama, la quale conduce a nuove esistenze, è congiunta col diletto e con la concupiscenza, e trova appagamento ora qua ora là. Esiste la brama per il godimento degli oggetti dei sensi, la brama per l'esistenza e la brama per la non-esistenza.

Questa, o monaci, è la nobile verità della cessazione del dolore: la cessazione del dolore è l'estinzione, il completo svanimento, l'abbandono, il rifiuto di questa brama, la liberazione e il distacco da essa.

Questa, o monaci, è la Nobile verità del sentiero che conduce alla cessazione del dolore: esso è il Nobile ottuplice sentiero, ovvero retta visione, retta intenzione, retta parola, retta azione, retto modo di vivere, retto sforzo, retta presenza mentale e retta concentrazione.

Brano del "Dhammacakkappavattana Sutta (Il discorso della messsa in moto della ruota del Dharma)" Trad. dal Pali a cura di Claudio Cicuzza, in Il Buddhismo. Testi antichi dal Canone pali, a cura di Raniero Gnoli, Mondadori, Milano 2001 (La traduzione è stata leggermente modificata)

Ruota del Dharma

Ruota del Dharma

Wheel of Samsara

Immagine della Ruota del Dharma, principale simbolo del Buddhismo.
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